Stasera in TV: Gli Uffizi
Capitale mondiale dell’arte, Firenze ospita un elevato numero di musei e gallerie che testimoniano la straordinaria ricchezza artistica di questa città unica al mondo. Lo storico dell’arte Antonio Paolucci prosegue il suo viaggio tra i musei di Firenze in “Museo Italia”, in onda stasera alle 18.30 su Rai5.
Paolucci visita gli Uffizi partendo da piazza della Signoria, cuore simbolico della città. Di fronte alla copia del David di Michelangelo, simbolo della libertà fiorentina e del buongoverno, la Loggia dell’Orcagna o dei Lanzi è per i visitatori una sala degli Uffizi a cielo aperto: ricca di sculture in marmo e bronzo sia di epoca rinascimentale che dell’antichità classica, permette ad ogni passante quell’esperienza della Bellezza, che anticipa l’incontro coi tesori degli Uffizi, a pochi metri di distanza.
Il palazzo degli Uffizi, il cui nome indicava appunto gli uffici del potere burocratico che accoglieva, fu realizzato per volere dei Medici in pochi anni dal Vasari che, come ricorda il professor Paolucci, scriveva di averlo costruito “sopra il fiume e quasi in aria”. Dalla vetrata della galleria infatti il panorama sull’Arno, la bellezza della città, entra nel museo, ne diviene parte integrante e crea una corrispondenza con le bellezze che il museo raccoglie. Una selezione di capolavori assoluti, allestita da Francesco I, sovrano innamorato dell’arte, che inaugura nel 1581 la Galleria storica.
Nasce qui il concetto di “galleria”: un’invenzione museografica che ha conquistato il mondo per eleganza e semplicità. Nelle sale degli Uffizi ogni opera è un capolavoro, come in un’ideale antologia ogni opera pittorica testimonia un momento specifico nella storia dell’arte, una tecnica, un modo di concepire il mondo. Dal “Polittico di Badia” di Giotto all’Annunciazione di Simone Martini, dall’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano alla “Madonna col bambino e S.Anna” di Masaccio e Masolino, al Paolo Uccello della Battaglia di San Romano vediamo prender forma, nelle sue esemplificazioni più alte, l’arte umanistica.
Nella sala di Botticelli il professor Paolucci spiega come nel confronto tra le opere del pittore fiorentino con il Trittico Fortinari di Hugo van der Goes si possano capire i due Rinascimenti d’Europa: il naturalismo fiammingo e la visione prospettica, il classicismo italiano. E ancora capolavori del Cinquecento dal Tondo Doni di Michelangelo a Raffaello, pittore della bellezza italiana, avanti nella storia della pittura italiana fino alla drammaticità dello sguardo ipnotico della Medusa di Caravaggio.
Nel segno del rapporto tra architettura e paesaggio il professor Paolucci conduce nel Corridoio Vasariano, la straordinaria strada aerea coperta di quasi 1 chilometro che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti: il percorso privato dei Medici per raggiungere la reggia passando sopra l’Arno, sopra Ponte Vecchio come se ‘cavalcassero la città’.