Stasera in tv “Fame d’amore”, luce sul malessere giovanile
Le storie di Paride e di Iris
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A seguire, la storia di Iris. Dopo un lungo ricovero, i medici hanno deciso di dimettere la ragazza e di farla tornare a casa. Insieme alla mamma, va ai concerti dei suoi miti musicali come Ermal Meta e Leo Gassmann.
L’incidenza dell’anoressia nervosa è progressivamente aumentata durante il secolo scorso. Nella popolazione generale degli Stati Uniti sono stati rilevati tassi di prevalenza dello 0,9% per l’anoressia. Nelle donne, la prevalenza del disturbo è di circa 10 volte superiore rispetto agli uomini. Anche in Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la prevalenza riportata dai diversi studi va dallo 0,2 allo 0,8%. La massima incidenza si registra nelle ragazze tra i 15 e i 19 anni. In rari casi l’esordio è in età infantile o dopo la menopausa.
Il decorso è variabile. Uno studio condotto negli Stati Uniti per 10 anni dopo l’esordio ha trovato che circa due terzi delle pazienti guariscono completamente o arrivano a una remissione soddisfacente dei sintomi. Il restante terzo, invece, va incontro a una cronicizzazione che può portare a gravissime condizioni. La spiegazione di questo incremento va ricercata nell’influenza di fattori culturali: in molti Paesi i criteri estetici enfatizzano sempre di più la magrezza. Le persone particolarmente vulnerabili in termini di autostima e di identità sociale possono reagire a queste pressioni culturali modificando in modo disfunzionale le proprie abitudini alimentari.