Stasera in TV: "Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte". Su Rai Storia (canale 54) il primo protagonista dell'era contemporanea Stasera in TV: "Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte". Su Rai Storia (canale 54) il primo protagonista dell'era contemporanea
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Stasera in TV: “Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte”. Su Rai Storia (canale 54) il primo protagonista dell’era contemporanea

Stasera in TV: "Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte". Su Rai Storia (canale 54) il primo protagonista dell'era contemporanea Stasera in TV: "Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte". Su Rai Storia (canale 54) il primo protagonista dell'era contemporaneaUn viaggio – dall’infanzia alla fine dei suoi giorni – nella vita del primo grande protagonista dell’era contemporanea, Napoleone Bonaparte. Lo propone, nell’anno del duecentesimo anniversario della morte (5 maggio 1821), il docufilm “Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte”, scritto da Alessandro Barbero e Davide Savelli, diretto da Graziano Conversano, narrato da Alessandro Barbero, in onda martedì 21 settembre alle 21.10 su Rai Storia.

Un uomo nato su un’isola, la Corsica, luogo remoto di quell’impero che lui stesso fonderà, esportando, paradossalmente, idee rivoluzionarie nell’intera Europa; incendiando gli animi di milioni di individui in tutto il continente, dividendone e spaccandone l’opinione pubblica, al suo tempo come anche oggi. Il racconto è tutto basato sulle fonti storiche – documenti, biografie, memoriali – ed è arricchito dalle testimonianze di alcuni grandi testimoni, interpretati da attori, che in alcuni casi erano fan sfegatatati o caustici detrattori, e in altri casi commentatori imparziali: Alessandro Manzoni; Luciano Bonaparte, Madame De Stael, Giuseppina Bonaparte, Maria Luisa d’Austria, il duca di Wellington, e alcuni dei suoi soldati, pronti a seguirlo sempre e ovunque.

La narrazione di Alessandro Barbero è interamente ambientata sull’isola d’Elba, in alcuni luoghi del primo esilio napoleonico, come la Palazzina dei Mulini, la Villa di San Martino, il Santuario della Madonna del Monte e i forti Falcone e della Linguella.

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