Stasera in TV: ""È l'Italia, Bellezza!" con Francesca Fialdini". Su Rai Storia (canale 54) tra Toscana, Umbria e Lazio Stasera in TV: "Su Rai Storia (canale 54) "È l'Italia, bellezza!" con Francesca Fialdini". I tesori di Venezia e i luoghi dello spirito di Modena e delle Marche
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Stasera in TV: “”È l’Italia, Bellezza!” con Francesca Fialdini”. Su Rai Storia (canale 54) tra Toscana, Umbria e Lazio

Stasera in TV: ""È l'Italia, Bellezza!" con Francesca Fialdini". Su Rai Storia (canale 54) tra Toscana, Umbria e Lazio Stasera in TV: "Su Rai Storia (canale 54) "È l'Italia, bellezza!" con Francesca Fialdini". I tesori di Venezia e i luoghi dello spirito di Modena e delle MarcheLe città fortificate della campagna senese, un borgo fantasma in Umbria che ritorna a vivere, le magnifiche ville di Tivoli dedicate all’ozio e allo svago di imperatori e cardinali, a pochi chilometri di Roma. In “È l’Italia, bellezza!”, il programma di Rai Cultura in onda stasera alle 21.15 su Rai Storia (canale 54), Francesca Fialdini racconta le regioni dell’Italia centrale, partendo dalla Val d’Orcia, in Toscana, sito culturale del patrimonio Unesco dal 2004. Un esempio perfetto di armonia tra il lavoro dell’uomo e il paesaggio naturale, dove l’alleanza tra città e campagna, tra produttività e bellezza, ha resistito nei secoli e continua ancora oggi a guidare lo sviluppo di questo territorio. Come racconta l’affresco di Ambrogio Lorenzetti, gli “Effetti del Buon Governo”, che dal Trecento accoglie il visitatore al Palazzo Pubblico di Siena per magnificargli le virtù della buona amministrazione cittadina. Siena, città priva di fiume e di ripari naturali, ha infatti saputo costruire la propria grandezza grazie al mix di ambizioni, intraprendenza e aspettative che ha guidato nei secoli l’operato delle sue classi cittadine: mercati, proprietari fondiari, aristocratici, artigiani, uomini della Chiesa.

Passava da qui, inoltre, la Via Francigena, la strada percorsa dai pellegrini in cammino verso Roma, che ha contribuito a modificare il paesaggio della Val d’Orcia costellandolo di fattorie, ospedali, rifugi per viaggatori, eremi e luoghi dello spirito.

Il viaggio di Francesca si sposta poi in Umbria, cuore verde d’Italia, per raccontare la storia di un borgo a lungo abbandonato e tornato a nuova vita. Postignano, in provincia di Perugia, è “l’archetipo dei borghi collinari italiani”, come lo definì il fotografo e architetto americano Norman Carver, che primo fra tutti, negli anni Sessanta, riuscì a cogliere la bellezza tra le sue rovine. Sorto in epoca medievale lungo la strada che collegava Spoleto, Foligno, Norcia e Assisi, nella prima metà del secolo scorso si spopolò del tutto, trasformandosi in città abbandonata. Solo recentemente, grazie a un innovativo progetto di recupero architettonico e di consolidamento sismico, Postignano è tornata a splendere e ad accogliere i viaggiatori nella sua atmosfera fiabesca.

Ed è la ricerca del bello che ha portato l’Imperatore Adriano, agli inizi del II secolo d.C. a spostare la propria residenza fuori dall’Urbe, in un territorio ricco di acque ai piedi dei Monti Tiburtini, da dove proveniva il prezioso travertino utilizzato per costruire Roma. Il luogo ideale per dare vita al suo sogno, una grandiosa villa di 120 ettari con edifici residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini disposti dallo stesso Adriano secondo una propria e originale visione architettonica. Villa Adriana, nei pressi di Tivoli, è stata dichiarata nel 1999 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Stesso riconoscimento ottenuto dalla vicina Villa d’Este, il capolavoro architettonico del Rinascimento realizzato per dare nutrimento all’”otium” del Cardinale Ippolito II d’Este.

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