Stasera in TV: Diario Civile. Pio La Torre. Per tutta una vita
Quarant’anni fa, il 30 aprile del 1982, viene ucciso a Palermo Pio La Torre. Con lui cade, sotto i colpi dei sicari della mafia, Rosario Di Salvo, il compagno di partito che gli faceva da autista e guardia del corpo. Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nominato Prefetto di Palermo immediatamente dopo quell’attentato, a chi gli chiede perché la mafia abbia ucciso Pio La Torre, risponde “per tutta una vita”. Pio La Torre si è sempre schierato in difesa degli ultimi e in Sicilia questo ha voluto dire battersi contro gli interessi illeciti della mafia. Da quando, appena ventenne, guida le lotte contadine per la terra, passando per l’opposizione al Sacco di Palermo, fino alla mobilitazione contro la base missilistica di Comiso, La Torre combatte contro la mafia, per la legalità, la giustizia e la pace. Un personaggio al quale Rai Cultura dedica il doc “Pio La Torre. Per tutta una vita”, in onda venerdì 29 aprile alle 22.45 su Rai Storia.
Nessuno come La Torre conosce in prima persona il fenomeno mafioso, per questo è stata fondamentale la sua presenza nella Commissione parlamentare Antimafia, di cui ha redatto, insieme tra gli altri al giudice Cesare Terranova, la relazione di minoranza; un caposaldo della lotta contro la mafia. Ed è da quell’esperienza parlamentare che nasce la sua rivoluzionaria proposta di legge, che per prima ha previsto il reato di associazione di stampo mafioso e la confisca dei beni dei condannati. Il documentario ospita le testimonianze di coloro che più da vicino hanno conosciuto La Torre: il figlio Franco, i suoi primi compagni nel sindacato Emanuele Macaluso e Nicolò Cipolla, i suoi collaboratori nel Partito Comunista siciliano, Nino Mannino e Gioacchino Vizzini, il giornalista dell’Unità Vincenzo Vasile e l’allora cronista de L’Ora Attilio Bolzoni.