Stasera in TV: "Di là dal fiume e tra gli alberi". Su Rai5 (canale 23) l'isola di Ustica Stasera in TV: "Di là dal fiume e tra gli alberi". Su Rai5 (canale 23) l'isola di Ustica
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Stasera in TV: “Di là dal fiume e tra gli alberi”. Su Rai5 (canale 23) l’isola di Ustica

Stasera in TV: "Di là dal fiume e tra gli alberi". Su Rai5 (canale 23) l'isola di Ustica Stasera in TV: "Di là dal fiume e tra gli alberi".  Su Rai5 (canale 23) l'isola di UsticaUn milione di anni fa la vetta del Monte Anchise, un enorme vulcano sottomarino a nord delle coste palermitane, sbucò fuori dal mare dando vita all’isola di Ustica: dal latino ustum, terra bruciata. L’isola emerse con la risalita del magma direttamente dalle profondità del mantello terrestre come le Hawaii e l’Etna: gli unici tre vulcani al mondo nati in questo modo. Lo racconta il documentario di Vincenzo Saccone “L’isola di Ustica”, in onda in prima visione stasera alle 22.10 su Rai5 per la seconda stagione della serie “Di là dal fiume e tra gli alberi”.

Ustica è l’isola del mare; un mare incontaminato, tutelato fin dal 1986 con l’istituzione di un’Area Marina Protetta, la prima in Italia. In questo mare c’è un concentrato di tutte le specie presenti nel Mediterraneo e per la bellezza e la ricchezza dei suoi fondali l’isola è il paradiso delle immersioni, tanto da essere diventata la capitale internazionale delle attività subacquee.

Ma la sua vocazione è da sempre, fin dai tempi della colonizzazione, contadina. Nella seconda metà del 700 infatti, durante il dominio dei Borbone, alcune famiglie di agricoltori provenienti dalle Eolie si stabilirono qui e cominciarono a coltivare appezzamenti di terreni. Ustica ha storie importanti, poco conosciute: da sempre e fino al 1961 è stata un luogo di confino e durante il Fascismo, grazie alla presenza di dissidenti politici come Antonio Gramsci e Amadeo Bordiga, nacquero qui i germogli della Resistenza. Negli anni ‘70 invece, e per i trent’anni successivi, Ustica fu travolta da un insolito fenomeno: la baseball mania. Tutta l’isola ne fu contagiata, a tal punto che Ustica si propagò nel mondo e il mondo arrivò a Ustica.

Un’isola davvero isolata e solitaria, un’anima selvaggia e una natura primordiale con cui entrare in contatto nel modo più pacificato possibile.

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