Stasera in TV: Di là dal fiume e tra gli alberi - Su Rai5 (canale 23) "Animals with Cameras" Stasera in TV: Di là dal fiume e tra gli alberi - Su Rai5 (canale 23) "Animals with Cameras"
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Stasera in TV: Di là dal fiume e tra gli alberi – Su Rai5 (canale 23) “Animals with Cameras”

Stasera in TV: Di là dal fiume e tra gli alberi - Su Rai5 (canale 23) "Animals with Cameras" Stasera in TV: Di là dal fiume e tra gli alberi - Su Rai5 (canale 23) "Animals with Cameras"Quando a “filmare” sono gli animali: accade in “Animals with Cameras” in onda domenica 16 maggio alle 21.15 su Rai5 per la nuova stagione di “Di là dal fiume e tra gli alberi”. Alcuni esperti hanno costruito videocamere abbastanza piccole da permettere di entrare per la prima volta in un mondo segreto: dai suricati alti 30 centimetri ai ghepardi, che in corsa sfiorano i 100 chilometri orari; dalle otarie che s’immergono in apnea agli scimpanzé che si costruiscono un giaciglio. Nella serie, in tre episodi, le telecamere su misura, montate su animali selvatici, permettono di entrare in mondi di solito fuori portata, rivelando comportamenti mai visti prima: cuccioli di suricato appena nati ripresi per la prima volta nella loro tana sotterranea, pinguini a caccia nell’Oceano Atlantico e famiglie di scimpanzé che rivelano le loro abitudini segrete sulla cima degli alberi.
A seguire il documentario in prima visione “Gaeta, fantasmi sul mare”. Gaeta, per molti, è stata una condanna. Inflitta a chi, sotto le armi, non filava dritto e finiva così nei gelidi cameroni del Castello Angioino, che incombe sul golfo. In certi giorni di tramontana si staglia spettrale, come se ospitasse ancora i due criminali nazisti, Herbert Kappler e Walter Reder, e tutti i fantasmi delle loro vittime.
Sulle sue rive, fatte di luce, si confondono miti ed ombre umane. Ulisse ed Enea aleggiano ancora, sui sogni indomabili di Goliarda Sapienza, addormentata sugli scogli, nelle pause della sua scrittura. Anticonformista viscerale, a partire da quel nome che suonava come un ossimoro, Goliarda si tuffava in queste acque anche d’inverno, per dilatarsi le coronarie. Sarebbe stata la perfetta protagonista di un film di Antonio Pietrangeli, se il regista non fosse annegato in queste acque, cercando l’ultima inquadratura. Una fine da eroe classico, come quelli che amava.

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