Stasera in TV: Di là dal fiume e tra gli alberi. Racconti metafisici leccesi
Lecce è un gigantesco teatro a cielo aperto, una città palcoscenico in cui le statue del suo magnifico barocco sembrano assistere sornione allo spettacolo che, da migliaia di anni, i suoi abitanti portano in scena quotidianamente. Eppure, vista dall’alto, Lecce sembra un labirinto, un intreccio di strade in cui lasciarsi andare e Luigi Maria Perotti con il doc “Racconti metafisici leccesi”, in onda domenica 6 agosto alle 22 su Rai 5, ha provato a perdersi nella città che diventa un gigantesco portale: un luogo-dispositivo che sembra pensato per mettere gli uomini in contatto con tutto ciò che c’è oltre il reale.
Anche se i flussi del turismo internazionale, nei mesi estivi, trasformano Lecce in un bar a cielo aperto, basta visitarla d’inverno per riscoprire quella che non ha mai smesso di essere la sua funzione primordiale: la trascendenza, che si impone con la musica. Qui, infatti, dove anche le pietre sembrano morbide, scolpite dalle sonorità che da secoli popoli diversi hanno lasciato come traccia del loro passaggio, la musica ha un ruolo che va oltre la sua funzione di semplice colonna sonora dell’esistenza. La musica a Lecce e nel Salento è un codice che aiuta chi la compone e chi l’ascolta ad andare oltre, ad allargare la propria percezione del reale per entrare in comunione con il metafisico.