Stasera in TV: Di là dal fiume e tra gli alberi – Con Rai5 (canale 23) sull’isola di Stromboli
C’è un punto in mezzo al Mediterraneo in cui aria terra fuoco e acqua si incontrano per dare spettacolo. È l’isola di Stromboli, protagonista del documentario di Luigi Maria Perotti in onda domenica 8 novembre alle 22.10 su Rai5 per la serie “Di là dal fiume e tra gli alberi”. Per secoli, i marinai che solcavano queste acque l’hanno chiamata il Faro del Mediterraneo, perché le fiamme, lassù, indicavano la rotta alle navi nelle notti senza stelle.
Stromboli non è un’isola come le altre. È la parte emersa di un vulcano che da centinaia di migliaia di anni non smette di eruttare. Per chi oggi vive alle sue pendici, l’isola è una fonte inesauribile di energia, una bolla fuori dal tempo. Stromboli non ha un porto e ogni mattina le barche devono essere spinte a mare, proprio come si faceva una volta e come fanno i pescatori Gaetano Cusolino, Mario e Nino Caccetta, che vivono qui ormai da generazioni. A pochi passi dal punto di attracco dei traghetti, c’è il centro vulcanologico dove Giovanni Giuffrida spiega cosa significa vivere su un vulcano attivo, mentre Salvatore Zurro Utano, un ex pescatore ora diventato chef, nel suo ristorante trasforma l’energia di Stromboli in piatti di mare.
Alle pendici del vulcano, invece, da 30 anni vive David McGill, un giardiniere australiano. Da quando sull’isola è arrivata l’acqua, quello che un tempo era un sasso nero in mezzo al mare, ora si è tinto di verde e lui David ha scelto di restare qui, per curare la grande varietà di piante.
Quasi cent’anni fa, una malattia della vite della Malvasia fu tra le cause che spinse gli strombolani a fare il viaggio di David, ma al contrario. Moltissimi emigrarono in Australia. Tra questi c’era anche la famiglia di Vincenzo Cusolito. Vincenzo e suo figlio stanno portando avanti un grande progetto: ricominciare da dove tutto si era fermato, ripiantare ceppi di quella vite in grado di resistere alla peronospora e produrre Malvasia.
Una parte della storia è dedicata anche alla squadra di calcio non professionista più elegante d’Italia. Nonostante militi in terza categoria e sia costretta a prendere il traghetto per ogni trasferta, la squadra dello Stromboli Calcio ha la fortuna di indossare divise disegnate da Giorgio Armani, amante dell’isola.
Altri protagonisti della puntata sono lo scultore Salvatore Russo che trasforma i lapilli del vulcano in opere d’arte; l’architetto Mischa Werner; la guida ambientale Beatrice Fassi; gli imprenditori Paolo Sforza e Massimiliano Cincotta; il musicista Nino Utano; Giovanni Tortori, guida a Ginostra, il paese sul lato meno conosciuto dell’isola; la farmacista Francesca Simone; e Fabio Bolognesi, un “nomade” digitale.