Stasera in TV: "Con Rai Storia (canale 54) tra Abruzzo, Molise e Puglia". "È l'Italia, bellezza!", in viaggio con Francesca Fialdini Stasera in TV: "Con Rai Storia (canale 54) tra Abruzzo, Molise e Puglia". "È l'Italia, bellezza!", in viaggio con Francesca Fialdini
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Stasera in TV: “Con Rai Storia (canale 54) tra Abruzzo, Molise e Puglia”. “È l’Italia, bellezza!”, in viaggio con Francesca Fialdini

Stasera in TV: "Con Rai Storia (canale 54) tra Abruzzo, Molise e Puglia". "È l'Italia, bellezza!", in viaggio con Francesca Fialdini Stasera in TV: "Con Rai Storia (canale 54) tra Abruzzo, Molise e Puglia".  "È l'Italia, bellezza!", in viaggio con Francesca Fialdini Un viaggio che inizia sui tratturi della transumanza dell’Appennino centrale, attraversa un’antica città romana del Sannio e termina nel cuore del Salento, al cospetto di un capolavoro dell’arte gotica. È dedicata ad Abruzzo, Molise e Puglia la nuova puntata di “È l’Italia, bellezza!”, il programma di Rai Cultura condotto da Francesca Fialdini, stasera alle 21.10 onda su Rai Storia (canale 54).
Seguendo le orme di un semidio, Francesca arriva sugli altipiani d’Abruzzo, dove restano visibili numerose tracce dell’antico culto di Ercole, eroe civilizzatore che lotta contro il caos e la barbarie, ma anche mandriano di armenti e per questo diventato figura di riferimento per i pastori dell’Italia centrale e meridionale dell’antichità. A lui sono dedicati numerosi altari nati lungo le vie di commercio e i luoghi di sosta. Come quello di Ercole Curino, sul Monte Morrone, con le vertiginose terrazze che si affacciano a strapiombo sulla valle Peligna. Sono gli stessi luoghi dove Pietro Angelerio, il futuro papa Celestino V, si ritirava in preghiera e meditazione, nell’eremo di Sant’Onofrio. Da qui la vista si perde verso altipiani infiniti, delimitati da alte cime di roccia e solcati da torrenti di acqua cristallina.
Seguendo le vie della transumanza verso Sud, si arriva in Molise, la regione più giovane d’Italia. Qui il viaggio di Francesca fa tappa sulle pendici del Matese, dove il paesaggio è segnato dal tratturo Pescasseroli-Candela, lungo il quale si trova l’antico municipio romano di Saepinum. “Tra le dissepolte, è questa in Italia la più romantica”, scriveva Guido Piovene, nel corso del suo celebre reportage in Italia a metà degli anni Cinquanta. E ancora oggi questa città mostra tutta la sua suggestione, quando il visitatore si incammina tra il cardo e il decumano, il foro, la basilica, le terme, il teatro e lungo la poderosa cinta muraria fatta edificare da Augusto. Visitando l’area archeologica si possono riconoscere i luoghi dove si svolgeva la vita quotidiana di una cittadina romana di epoca imperiale.
Il viaggio tra le meraviglie della Penisola continua in Puglia, per arrivare all’estremità meridionale del Salento, a scoprire Galatina, città sospesa tra gli arcaici riti pagani del tarantismo e una altrettanto radicata religiosità cristiana, testimoniata dai numerosi edifici di culto che impreziosiscono il tessuto urbano come perle di rara bellezza. Sono le chiese del barocco leccese che caratterizzano il Salento, capaci di sorprendere e di stimolare l’immaginazione di ogni viaggiatore. Ma la vera sorpresa è nascosta dietro la facciata apparentemente austera della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, che fonde più stili architettonici, dal romanico al gotico, dal normanno al bizantino.
Basta varcare il portone per trovarsi davanti ai magnifici affreschi quattrocenteschi che ricoprono quasi interamente le volte delle tre navate, realizzati da maestranze di scuola giottesca e senese.

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