Dalla “rissa” musicale tra Renzo Arbore e Gigi Proietti in “Caro Totò, ti voglio presentare”, del 1992, a un Teo Teocoli, alias Felice Caccamo, riemerso dalle acque e protagonista di un dialogo surreale con lo stesso Arbore e Nino Frassica in “Guarda… stupisci” del 2018, passando per l’”Eccezionale veramente” cantato da Diego Abatantuono a Sanremo 1982. Sketch, canzoni e umorismo che Renzo Arbore e Gegè Telesforo ripropongono in “Come ridevamo”, l’enciclopedia della comicità televisiva di Rai Cultura ideata dai due conduttori insieme a Ugo Porcelli in onda giovedì 23 gennaio in seconda serata su Rai 2.

Un’enciclopedia della comicità televisiva italiana». Così viene presentato Come Ridevamo, il nuovo programma di Rai Cultura ideato da Renzo Arbore e Gegè Telesforo insieme a Ugo Porcelli, in onda dal 9 gennaio ogni giovedì in seconda serata su Rai 2. Ogni puntata dura venti minuti nei quali il pubblico del piccolo schermo potrà rivivere i momenti migliori della risata italiana del secondo Novecento. Un viaggio nel tempo all’insegna della risata, dunque, perché l’obiettivo del programma è proprio questo: far ridere.
Una galleria di gag e momenti esilaranti più o meno recenti in cui trovano spazio anche Enrico Montesano e Carlo Verdone, amanti trascinati dalla passione, nella parodia di “Un giorno in pretura” a “Fantastico 9” del 1988; i consigli di Caterina Guzzanti “Miss Italia” a “Bulldozer” del 2003; e il tormentone di Armando De Razza “Esperanza d’escobar” in “Doc” del 1987.
Tutti gli sketch sono riproposti integralmente, così come furono trasmessi in origine, offrendo agli appassionati l’opportunità di confrontare la comicità di ieri con quella di oggi.
“Come Ridevamo” – prodotto da Black Ice di Roma – non è solo un tributo alla storia della televisione, ma anche un’occasione per riflettere, un patrimonio prezioso per affrontare con leggerezza e sorriso le sfide del presente e del futuro. Raiplay.