Stasera in tv Claudio Abbado con i Berliner Philharmoniker
La Prima e la Quinta Sinfonia di Beethoven
Nell’ambito dell’omaggio a Claudio Abbado, a dieci anni dalla morte, Rai Cultura ripropone il suo concerto del 2001 all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con i Berliner Philharmoniker, in onda giovedì 22 febbraio alle 21.45 su Rai 5. Nel programma la Sinfonia n.1 in do maggiore op.21 e la Sinfonia n.5 in do minore op.67 di Beethoven. La regia è di Bob Coles.
Il concerto è preceduto, alle 21.15, dallo Speciale “Claudio Abbado, artista di progetto”, prodotto in collaborazione con L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Fondazione Abbado e Rai Teche, che si propone di raccontare Abbado attraverso quattro punti salienti: l’educazione musicale, musica e cura, arte e ambiente, e il “costruire ponti”. Regia Tv di Roberto Giannarelli.
Claudio Abbado nasce a Milano il 26 giugno 1933, da una famiglia borghese della quale fanno parte diversi noti musicisti: suo padre, Michelangelo Abbado, è insegnante di violino al prestigioso Conservatorio ‘”Giuseppe Verdi” di Milano e poi vicedirettore dello stesso; la madre, Maria Carmela Savagnone (sorella del padre di Rita e Deddi), è pianista e scrittrice per bambini; suo fratello maggiore, Marcello Abbado, è pianista e in seguito compositore e direttore dello stesso conservatorio milanese. Ha anche altri due fratelli: Luciana Abbado Pestalozza, fondatrice del Festival di MilanoMusica, e Gabriele Abbado, architetto.
Fino al 1955 compie i suoi studi presso il conservatorio meneghino, diplomandosi in composizione, pianoforte e direzione d’orchestra. Terminati gli studi si perfeziona con Friedrich Gulda per il pianoforte e Antonino Votto per la direzione d’orchestra. In seguito si trasferisce a Vienna, avendo vinto una borsa di studio per i prestigiosi corsi di perfezionamento in direzione di Swarowsky.
Riesce a farsi ammettere al coro della Gesellschaft der Musikfreunde, al fine di assistere alle prove dei maggiori direttori d’orchestra del mondo, fra i quali Bruno Walter, George Szell e Herbert von Karajan.