Sulla riva del Po viene ritrovato il corpo di un operaio, Trabucco, che tutti ritengono morto. Invece, è soltanto bloccato in tutti i suoi organi da Omicron, un abitante invisibile del pianeta Ultra, i cui abitanti intendono invadere la Terra. Una storia tra fantascienza e satira che Ugo Gregoretti firma nel film “Omicron”, con Renato Salvatori, in onda sabato 20 novembre alle 21.10 su Rai Storia, per il ciclo “Cinema Italia”.
Prima di essere sottoposto all’autopsia Trabucco-Omicron riesce a far funzionare i muscoli, gli occhi, le orecchie, le ghiandole lacrimali e la respirazione. Non è ancora capace di decifrare il linguaggio umano, perché non è ancora riuscito a risvegliare la conoscenza, ma intanto per le straordinarie capacità automatiche viene riassunto nella fabbrica in cui lavorava. Tenta di usare violenza a una servetta, Lucia, scopre il luogo dove si riuniscono dei sovversivi e indirettamente denuncia i loro nomi. Ma quando si accorge di amare Lucia comincia a ritrovare la coscienza: ora Omicron vorrebbe ritornarsene al suo pianeta, ma non lo può fare finché Trabucco non viene ucciso mentre esorta gli operai a scioperare. Ormai l’invasione della terra è cominciata.