Stasera in TV: Carlo Cattaneo, un milanese in Europa
Intellettuale poliedrico, spirito pratico e battagliero, il milanese Carlo Cattaneo è uno dei protagonisti del Risorgimento italiano, padre dell’idea federalista, che si confronta aspramente con la corrente unitaria filo-sabauda.
A Lui, a 150 anni dalla morte, è dedicato il nuovo “Italiani”, in onda in prima visione stasera alle 21.10 su Rai Storia.
Discepolo del filosofo e giurista Gian Domenico Romagnosi, fondatore della rivista “Il Politecnico”, si distingue anche sul terreno della lotta quando, in occasione delle Cinque giornate di Milano, Cattaneo assume la guida del consiglio di guerra. In seguito alla sconfitta nella Prima Guerra di Indipendenza e con il ritorno degli austriaci in Lombardia, Cattaneo ripara in Svizzera che diventa per lui una sorta di patria elettiva, modello di un federalismo che vorrebbe veder realizzato anche nella penisola.
Con la proclamazione del Regno d’Italia, Cattaneo è eletto deputato e prosegue fino all’ultimo giorno la sua battaglia per dare rappresentanza, libertà e autonomia alla società nel suo insieme, valorizzando la sua plurale articolazione.
Cattaneo muore il 5 febbraio 1869 a Castagnola vicino Lugano dove risiede ormai stabilmente da quasi due decenni. Il suo nome, avverso all’Italia monarchica, cade in un lungo oblio, da cui riemerge solo dopo il II conflitto mondiale, con l’avvento della Repubblica.
Nel documentario – girato anche al Museo del Risorgimento di Milano e di Roma, e all’archivio storico del Canton Ticino – intervengono gli storici Carlo Lacaita e Giuseppe Monsagrati, il sociologo Alberto Martinelli e il giudice della Corte Costituzionale Nicolò Zanon.