Stasera in TV: Capodimonte, una Reggia per l’arte
Su una collina che domina il golfo di Napoli si staglia la Reggia di Capodimonte, voluta nel 1738 dal re di Napoli Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta, regina di Spagna e ultima erede della dinastia Farnese.
La reggia, destinata fin da subito a essere residenza di corte e prestigiosa sede museale, è stata trasformata definitivamente in museo nazionale nel 1957. A questa “Reggia per l’arte”, è dedicato il nuovo documentario di Keti Ricciardi, con la regia di Antonio Masiello, per “Italia: viaggio nella bellezza”, il programma prodotto da Rai Cultura in collaborazione con il MiBACT, in prima visione stasera alle ore 21.10 su Rai Storia.
Ad accompagnare i telespettatori in questo viaggio sono Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte; Angela Cerasuolo, capo restauratore del Museo di Capodimonte; Renata De Lorenzo, storica; Riccardo Lattuada, storico dell’arte; Patrizia Piscitello, Alessandra Rullo e Antonio Tosini, che lavorano in diversi settori del museo.
“‘Italia: viaggio nella bellezza’ tocca una tappa ulteriore – dice il ministro per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini – proponendo al pubblico di Rai Storia le meraviglie del museo e del real bosco di Capodimonte a Napoli. Opere straordinarie custodite in un luogo di enorme bellezza che grazie al servizio pubblico tutti gli italiani possono scoprire in televisione, per decidere poi di ammirare dal vero”.
“Raccontare i luoghi dell’arte e della bellezza – aggiunge Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura – è una missione di vero servizio pubblico. E il nostro viaggio a Capodimonte vuole essere, insieme, un riconoscimento all’impegno di chi lo cura quotidianamente e un omaggio a un bene comune, un gioiello dell’arte e della cultura”.
La pinacoteca di Capodimonte raccoglie capolavori che vanno dal milleduecento ai nostri giorni. E qui è possibile ripercorrere tutta la storia dell’arte attraverso i più grandi maestri della pittura da Simone Martini, a nomi illustri della pittura contemporanea come Burri e Warhol.
“Capodimonte – dice Sylvain Bellenger – è un palazzo reale e un museo. I palazzi reali che sono stati trasformati in un museo non sono così numerosi. Sono tre: c’è Capodimonte, il Louvre, l’Ermitage. Già questa cosa è una cosa rara. E non solo Capodimonte racconta tutta la storia dell’arte ma tutti i grandi nomi ci sono. Abbiamo Michelangelo, Raffaello, abbiamo Botticelli, abbiamo Masaccio. Abbiamo tutti”.
Un museo che nel corso dei secoli si è arricchito via via di oggetti di arredo, arazzi, preziose suppellettili, come il meraviglioso cofanetto farnese in argento massiccio, cristalli di rocca e lapislazzuli, capolavoro dell’oreficeria rinascimentale. Ricchissima la collezione settecentesca di manufatti in porcellana biscuit, che testimonia tutto il fasto della corte borbonica.
Un viaggio in questa meravigliosa Reggia, inserita in un contesto paesaggistico di grande pregio. Circondata da un parco e da un bosco, vero polmone verde della città, che si è conservato intatto fin dai tempi in cui fu scelto come luogo prediletto dai Borbone per la caccia, un’attività al tempo considerata una vera e propria funzione di stato. Capodimonte è tutto questo. Un patrimonio di storia, arte e natura di singolare bellezza.