Stasera in TV: Bang! The Bert Berns Story. Uno dei più grandi e discussi produttori musicali statunitensi Stasera in TV: Bang! The Bert Berns Story. Uno dei più grandi e discussi produttori musicali statunitensi
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Stasera in TV: Bang! The Bert Berns Story. Uno dei più grandi e discussi produttori musicali statunitensi

Stasera in TV: Bang! The Bert Berns Story. Uno dei più grandi e discussi produttori musicali statunitensi Stasera in TV: Bang! The Bert Berns Story. Uno dei più grandi e discussi produttori musicali statunitensiAvete sempre pensato che il brano “Twist and Shout” portasse la firma di Lennon e McCartney? O che “Piece of My Heart” e “Cry Baby” fossero state scritte da Janis Joplin? E che “Everybody Needs Somebody to Love” fosse stata composta per la colonna sonora dei Blues Brothers? Ebbene no, sono tutti brani frutto del genio di Bert Berns, uno dei più grandi e discussi produttori musicali statunitensi.

Van Morrison, Solomon Burke, Keith Richards e Paul McCartney raccontano la sua vita nel documentario “Bang! The Bert Berns Story”, narrato da Stevie Van Zandt, che Rai Cultura propone stasera alle 21.15 su Rai5.

È stato il figlio, il cineasta Brett Berns, a portare sullo schermo la storia di questo produttore discografico degli anni Sessanta che ha scritto pezzi che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura pop. Figura prolifica e controversa, è stato forse il più grande talent scout bianco dell’epoca d’oro del Rhythm and Blues. Ha contribuito a lanciare la carriera di Van Morrison e Neil Diamond e ha prodotto alcune delle più grandi musiche soul mai realizzate.

Portano la sua firma brani entrati nella leggenda: oltre a “Twist and Shout”, che i Beatles fecero conoscere in tutto il mondo, e “Piece of My Heart”, che il grande pubblico ricorda nell’interpretazione di Janis Joplin, sono da citare “Cry to Me” di Solomon Burke e “Solitary Man” di Neil Diamond.

In tutto ha realizzato 51 hit, ha tenuto testa al colosso discografico della Atlantic Records fondando la sua etichetta e creandosi molti nemici nonché rapporti discutibili come quello con il padrino Vito Genovese, erede di Lucky Luciano.

La sua leggenda passa anche per Cuba sulla soglia della rivoluzione, con aneddoti che potrebbero essere stati scritti da John Le Carré. Forse per questo, dopo la sua morte prematura, a soli 39 anni, l’industria che lui stesso contribuì a costruire lo rimosse dalla storia. Non a caso, Jerry Wexler, mitico co-fondatore della Atlantic Records lamenta di non conoscere il luogo di sepoltura di Berns “per poterci urinare sopra”.

 D’altronde, nelle parole di Keith Richards: “Se non ci sono almeno 100 persone che te le vogliono dare di santa ragione, vuol dire che il tuo rock and roll non vale un granché”. Bert Berns ha avuto fin da bambino gravi problemi di salute. È scomparso nel 1967 a 38 anni. Dal 2016 il suo nome brilla nella Rock and Roll Hall of Fame.

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