Stasera in TV: Bang! The Bert Berns Story - Su Rai5 (canale 23) un autore dimenticato Stasera in TV: Bang! The Bert Berns Story - Su Rai5 (canale 23) un autore dimenticato

Stasera in TV: Bang! The Bert Berns Story – Su Rai5 (canale 23) un autore dimenticato

Stasera in TV: Bang! The Bert Berns Story - Su Rai5 (canale 23) un autore dimenticato Stasera in TV: Bang! The Bert Berns Story - Su Rai5 (canale 23) un autore dimenticato“Twist and Shout” è di Lennon e McCartney? “Piece of My Heart” e “Cry Baby” sono state scritte da Janis Joplin? “Everybody Needs Somebody to Love” è stata composta per la colonna sonora dei Blues Brothers? In tutti questi casi, e non solo, la risposta è no: sono brani frutto del genio di Bert Berns, uno dei più grandi e discussi produttori musicali statunitensi. Van Morrison, Solomon Burke, Keith Richards e Paul McCartney raccontano la sua vita nel documentario “Bang! The Bert Berns Story”, narrato da Stevie Van Zandt, che Rai Cultura propone giovedì 8 ottobre alle 23.15 su Rai5. È stato il figlio, il cineasta Brett Berns, a portare sullo schermo la storia di questo produttore discografico degli anni Sessanta che ha scritto pezzi che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura pop. Figura prolifica e controversa, è stato forse il più grande talent scout bianco dell’epoca d’oro del Rhythm and Blues. Ha contribuito a lanciare la carriera di Van Morrison e Neil Diamond e ha prodotto alcune delle più grandi musiche soul mai realizzate. Portano la sua firma brani entrati nella leggenda: oltre a “Twist and Shout”, che i Beatles fecero conoscere in tutto il mondo, e “Piece of My Heart”, che il grande pubblico ricorda nell’interpretazione di Janis Joplin, sono da citare “Cry to Me” di Solomon Burke e “Solitary Man” di Neil Diamond. In tutto ha realizzato 51 hit, ha tenuto testa al colosso discografico della Atlantic Records fondando la sua etichetta e creandosi molti nemici nonché rapporti discutibili come quello con il padrino Vito Genovese, erede di Lucky Luciano. La sua leggenda passa anche per Cuba sulla soglia della rivoluzione, con aneddoti che potrebbero essere stati scritti da John Le Carré. Forse per questo, dopo la sua morte prematura, a soli 39 anni, l’industria che lui stesso contribuì a costruire lo rimosse dalla storia. Dal 2016 il suo nome brilla nella Rock and Roll Hall of Fame.

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