Stasera in tv: arte totale con La "Notte del Contemporaneo"
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Stasera in tv: arte totale con La “Notte del Contemporaneo”

Un lungo viaggio nell’arte del nostro tempo

Stasera in tv: arte totale con La "Notte del Contemporaneo"

In occasione della Giornata del Contemporaneo, promossa da Amaci – Associazione Musei d’arte Contemporanea Italiani e di cui Rai Cultura è Media Partner, Rai 5 propone la “Notte del Contemporaneo”, in onda dalle 22.45 del 7 ottobre fino alle 6.00 del mattino successivo: un’intera notte di racconto sull’arte contemporanea.

Si inizia dai musei, protagonisti dell’evento. Apre la serata il documentario “Madre” di Luigi Pingitore, una produzione No Spoon Film in collaborazione con Rai Cultura. Nel cuore di Napoli, i tre piani di Palazzo Donnaregina ospitano da quindici anni il Museo Madre: 7.200 metri quadrati di spazi espositivi, con installazioni, opere che compongono la collezione permanente e installazioni temporanee. Raccontare il Madre significa raccontare quattro dimensioni connesse. La prima riguarda il museo come dimensione architettonica, con i suoi corridoi, la terrazza panoramica, i tre piani collegati dalla scala, gli ambienti interni ed esterni. Poi il museo in quanto contenitore di opere d’arte: le collezioni site specific, le mostre non permanenti, le installazioni. Una terza dimensione riguarda le persone. Chi ci lavora, chi lo guida e chi lo visita. E, infine, c’è il contesto urbano nel quale il Madre è inserito, dal momento che il museo sorge a cavallo di due quartieri antichissimi ed estremamente popolari, come Forcella e il rione Sanità.

A seguire, alle 23.45 circa il documentario “Life on Mart. Il paesaggio contemporaneo”, di Katia Bernardi, produzione EiE film, realizzata in collaborazione con Rai Cultura e con il contributo di Trentino Film Commission. Un’astronave aliena atterrata esattamente al centro della Valle dell’Adige, incorniciata tra le vette innevate del Trentino. Così si presenta ai visitatori la struttura del Mart di Rovereto, una cupola in vetro e acciaio concepita dall’archistar Mario Botta, costruita sulle dimensioni di quella del Pantheon di Roma, tra i primi più importanti musei di arte contemporanea del Paese.

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