Stasera in TV: “Art Night”. Pier Luigi Nervi ed Henry Rousseau
Dalle opere di un “artista operaio”, Pier Luigi Nervi, artefice di strutture rigorose, alla visione onirica e morbida di Henry Rousseau. È il viaggio artistico al centro della nuova puntata di “Art Night”, introdotta da Alessio Aversa al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Apre la serata, in onda stasera alle 21.15 su Rai5, il documentario tratto dagli Archivi Rai della serie “Incontri” dedicato alla figura di uno dei più importanti architetti del Novecento italiano: Pier Luigi Nervi. Sebbene fosse ingegnere, era per tutti “l’architetto”. Forse per questo non aveva reverenze nei confronti delle grandi strutture dell’industria italiana. Sono suoi gli stabilimenti della Fiat, la Cartiera Burgo a Mantova, gli edifici dell’Eni. E il più celebre: il grattacielo Pirelli a Milano. Amava il ferrocemento: un pacchetto di reti di acciaio disposte una sull’altra ricoperte di conglomerato. Un aspetto così tecnico che sembra scontrarsi con la leggerezza e lo slancio delle sue costruzioni. Un artista operaio, diremmo oggi.
A seguire, viene proposto il documentario “Douanier Rousseau, un pittore nella giungla”, che racconta l’opera del pittore Henry Rousseau detto “il Doganiere”. Considerato un precursore dell’arte moderna, questo artista è noto e amato soprattutto per le sue giungle.
Spesso classificato come artista naïf, le sue tele oggi sono esposte in tutti i più grandi musei del mondo e hanno ispirato artisti come Picasso, Apollinaire, Delaunay, Kandinskij, Ernst e De Chirico. Il documentario tenta di spiegare il mistero che da sempre avvolge la sua vita e i suoi lavori. L’intera opera dell’artista presenta tutti gli elementi della modernità: astrazione, subconscio, sogni, rifiuto del realismo e della prospettiva.
Eppure nessuno riesce a capire come quest’uomo, senza alcuna conoscenza accademica e che ha iniziato a dipingere a quarant’anni senza mai lasciare Parigi, sia potuto diventare il precursore di movimenti come cubismo, psicoanalisi, surrealismo. Il documentario tenta di svelare questo mistero, esplorando le fonti della sua pittura e dei suoi soggetti, attraverso un’immersione pittorica nella Parigi del Novecento che collega le opere di Le Douanier a quelle di altri artisti e rivela la notevole influenza del suo lavoro sulla storia dell’arte.