Stasera in TV: Art Night La Venere di Milo. Una bellezza disarmante
Come mai la Venere di Milo si è trasformata in un’icona universale e aggiornata? Uno degli enigmi più bellissimi nel mondo dell’arte rimane la riproduzione, la copia, la distorsione e la contraffazione. Una stella nel Museo del Louvre è la Venere di Milo. Ogni anno, milioni di persone vengono qui per esprimere il loro apprezzamento. Il suo corpo è sorprendentemente sensuale, e la sua aura è amplificata dai numerosi misteri che circondano la sua storia. È un canone di bellezza classica. La Venere di Milo, il documentario di Natacha Giler, prodotto da Yuzu Productions in coproduzione con Anemon Productions, Arte France, Cosmote e Svt, avrà una statua come protagonista mercoledì 20 settembre alle 21.45 su Rai 5.
Il film racconta la storia di Venere fin dal suo ritrovamento in Grecia nel 1820 attraverso gli occhi dei suoi ammiratori, le parole degli esperti, i progetti degli artisti e le rivendicazioni femministe, da Auguste Rodin a Jim Dine, da Buster Keaton a Brigitte Bardot. Sebbene porti il nome della sua isola di origine, Venere diventa una diva a Parigi. Il suo arrivo nel museo del Louvre nel 1821 è stato molto apprezzato. La Venere di Milo si è evoluta nel tempo da un ideale di bellezza classica ma inquietante a causa della sua misteriosa mutilazione, passando per le interpretazioni che le sono state date da una varietà di correnti artistiche, dal romanticismo al surrealismo, fino all’arte pop e alle riproduzioni postmoderne.