Stasera in TV: “Art Night: Falso!” – Su Rai5 (canale 23) da Giacometti a Modigliani
La storia dell’arte è piena di aneddoti su opere false. Sono racconti avvolti da un fascino tenebroso in cui si mescolano capacità creativa e disonestà, desiderio di fama e di ricchezza. La serata di “Art Night”, in onda venerdì 2 aprile alle 21.15 su Rai5, si apre con “Il caso dei falsi Giacometti” diretto da Clara Ott, che racconta la storia di oltre un migliaio di false sculture di Alberto Giacometti ritrovate in Germania all’inizio degli anni 2000. Mentre le opere dell’artista svizzero italiano vengono vendute a cifre da capogiro nelle aste internazionali, si sviluppa parallelamente un commercio di falsi ad opera di una piccola banda che immette sul mercato centinaia di sculture contraffatte, alcune delle quali finite anche in importanti mostre e musei. La vicenda è raccontata dai suoi stessi protagonisti: il commissario della polizia tedesca che ha seguito il caso, il detective privato olandese specializzato in opere d’arte che ha contribuito a rintracciare i falsari, colui che ha realizzato le false sculture e l’esperto d’arte che le ha analizzate. Attraverso le loro testimonianze incrociate emerge anche la personalità attraente e travagliata di Alberto Giacometti.
A seguire “Art Night” propone “Il mistero di Modì”, uno speciale in cui lo storico dell’arte Vincenzo Trione ripercorre la vita di Modigliani. Il 24 gennaio 1920 muore all’età di trentacinque anni Amedeo Modigliani. Per i misteri del mercato dell’arte, le opere di quel giovane pittore livornese, fino ad allora conosciuto soprattutto per gli eccessi nei locali di Parigi, acquisiscono in breve tempo un valore straordinario. La strepitosa fortuna postuma di Modigliani lo rende, ancora oggi, uno degli artisti più quotati al mondo. Il primo catalogo ragionato del suo lavoro gli attribuisce 337 opere. Oggi sul mercato se ne trovano oltre mille. Come è possibile che Modigliani sia stato più prolifico da morto che da vivo? Dalla clamorosa beffa delle false sculture ritrovate a Livorno nel 1984 alla più recente chiusura, da parte della Procura di Genova, della mostra di Palazzo Ducale per la presenza di almeno 13 falsi, ogni genere di truffa ha accompagnato il nome di Modigliani, truffe che hanno tratto in inganno anche i critici più affermati come Giulio Carlo Argan.