Stasera in TV: Art Night. Di naufragi e terremoti
La straordinaria vicenda umana e artistica di un grande pittore attraverso le pagine dei suoi diari, rari materiali di archivio e preziosi contributi di artisti, curatori, collaboratori e amici: Neri Marcorè e “Art Night”, in onda venerdì 25 marzo alle 21.15 su Rai 5 propongono il doc in prima tv “Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio” scritto e diretto da Tomaso Pessina. Il racconto è scandito dai passaggi fondamentali della storia politica, sociale e dell’arte del ventesimo secolo e, sullo sfondo di una Venezia quasi eterea, ricostruisce – grazie all’appassionata interpretazione di Toni Servillo e al dialogo quasi personale e diretto con Vedova – la profonda personalità e il tratto potente di uno degli artisti più significativi del Novecento.
Pittore veneziano, Vedova, è una delle figure chiave dell’arte contemporanea. È stato protagonista della scena artistica italiana e internazionale e testimone attivo degli avvenimenti del ‘900. Nato a Venezia nel 1919, partecipa alla sua prima Biennale di Venezia nel 1948, nel 1960 riceve il Gran Premio per la pittura e nel 1997 il Leone d’Oro alla carriera. Per tutta la vita si dedica con passione alla attività didattica tenendo lezioni in svariate università americane e corsi alla Internationale Sommerakademie für Bildende Kunst di Salisburgo e alla Accademia di Belle Arti di Venezia. “Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio” è una produzione Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e Twin Studio.
La serata di Art Night prosegue con “Speciale Lucio Amelio – Terrae Motus”. Lucio Amelio, gallerista napoletano, si racconta ed è raccontato. Il regista del documentario, girato nel 1993, è Mario Martone che descrive oggi il suo rapporto con Amelio e con Napoli, la città teatro della storia di entrambi. Quando nell’’80 il terremoto colpisce la città Amelio fa appello all’arte, chiamando a raccolta gli amici artisti ai quali chiede un’opera dedicata a quell’evento tragico: nasce la collezione Terrae Motus, il segno che l’arte interpreta un sentire collettivo.
Oggi la collezione abita le magnifiche sale della Reggia di Caserta cui è stata donata, nel nome della magia generativa dell’arte, e proprio la Direzione della Reggia sta lavorando ad un nuovo allestimento in cui il passato del glorioso palazzo borbonico dialoga con la contemporaneità dell’arte.