Stasera in tv arrivano le Cronache di donne leggendarie
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Stasera in tv arrivano le Cronache di donne leggendarie

Elena: la santa imperatrice

Stasera in tv arrivano le Cronache di donne leggendarie

Elena e Costanza, madre e figlia dell’imperatore Costantino il Grande, entrambe sante, sono al centro dell’appuntamento con “Cronache di donne leggendarie”, in onda in lunedì 20 novembre alle 21.40 su Rai Storia. Elena, di umile condizione, figlia di un oste, grazie all’ascesa del figlio assume il ruolo di imperatrice madre e, pellegrina in Terrasanta, trova e porta a Roma la reliquia della croce, mentre da cristiana fervente fa costruire varie chiese. Sua nipote Costanza è, invece, immersa nella lotta dinastica che segue la morte di Costantino. Le figure delle due sante imperiali raccontano la trasformazione del ruolo femminile nel secolo in cui il cristianesimo trionfa. Interviene nella puntata Tessa Canella, professoressa di Storia del Cristianesimo e delle chiese presso l’Università di Roma La Sapienza.

 Nel 327-328, dopo una serie di sanguinose purghe decise da Costantino all’interno della corte imperiale, che colpirono i suoi più stretti familiari, Elena, forse delusa dal figlio, partì per un viaggio nelle province orientali dell’impero. Questo viaggio è descritto da Eusebio, il quale ne fa un pellegrinaggio in Terra Santa sui luoghi della passione di Gesù, con atti di pietà cristiana da parte dell’augusta e costruzione di chiese nei luoghi citati dai Vangeli.

Costantina, con il nome di Costanza, è venerata come santa dalla Chiesa cattolica. La leggenda vuole che, ammalata incurabile, Costanza si reca sulla tomba di sant’Agnese, dove sarebbe  guarita; a seguito di questo miracolo, Costanza si converte al cristianesimo.

Promessa sposa di un ufficiale romano di nome Gallicano, gli avrebbe dato i propri due migliori servi, Giovanni e Paolo. Costanza avrebbe avuto due figlie dal primo matrimonio, Attica e Artemia, che avrebbe educato convertendole al cristianesimo; assieme a loro visse come delle vergini e costruì la prima basilica di Sant’Agnese fuori le mura, vivendo fino alla morte in una casa lì vicino.

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