Stasera in tv arrivano “I giganti del Quirinale”
Storia dei Corazzieri
Le prime tracce di un corpo di arcieri e scudieri addetto alla sicurezza della residenza e degli esponenti della Casa Savoia risalgono al XIV secolo, ma fu soltanto sotto il ducato di Emanuele Filiberto Testa di Ferro (1553-1580) che si costituì una “Guardia d’Onore del Principe”, una cinquantina di uomini, comandati da un capitano, che conobbero il battesimo del fuoco nella vittoriosa battaglia di San Quintino, il 10 agosto 1557.
Costantemente aumentato nell’organico e nelle specialità, il reparto contava, intorno al 1630, almeno 400 uomini divisi in 4 compagnie, fra le quali una “Compagnia Corazze di Sua Altezza” che cominciò a portare sul petto delle corazze il monogramma dell’autorità statuale, tradizione che è giunta fino ai nostri giorni, pur nel mutare delle forme istituzionali. Quando il corpo fu costituito, aveva in organico 1 capitano comandante, 4 ufficiali, 9 sottufficiali (ora 12), 69 carabinieri (ora 88).
Il nome del corpo ebbe origine in occasione del matrimonio a Torino tra il Duca di Savoia Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide di Lorena, nel 1842, quando i componenti del corpo erano rivestiti da corazze.
Il reparto dei corazzieri ha cambiato negli anni denominazione: Corazzieri, Guardie d’onore di Sua Maestà, Carabinieri Reali Guardie del Corpo di Sua Maestà, Drappello Guardie di Sua Maestà, Carabinieri Guardie del Re.
Nel 1870 le Compagnie Guardie Reali del Palazzo vennero sciolte e lo Squadrone Carabinieri Guardie del Re, che già allora veniva soprannominato Squadrone corazzieri, divenne l’unico reparto con il compito di proteggere la casa reale.
Appuntamento da non perdere.