Stasera in tv arriva "Wild Italy. L'antropocene"
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Stasera in tv arriva “Wild Italy. L’antropocene”

La ricerca di un nuovo equilibrio

Stasera in tv arriva "Wild Italy. L'antropocene"

La trasformazione radicale degli , con la flora e la loro fauna, agli inizi del terzo millennio: la racconta la serie scritta e diretta da Francesco Petretti “Wild Italy. L’antropocene”, in onda da lunedì 12 febbraio alle 14.55 su Rai 5. L’uomo, negli ultimi cinquanta anni, ha impresso una vertiginosa accelerazione a un processo di alterazione, frammentazione, modificazione degli habitat, che mai era stato sperimentato dal Pianeta negli ultimi quindicimila anni.

Gli animali, privati del loro spazio vitale, invadono le città e passeggiano fra auto e persone. I bacini artificiali delle centrali e degli impianti industriali si riempiono di uccelli che non trovano paludi naturali. Laghi e fiumi diventano vivai per gamberi assassini e pesci esotici. Le antenne delle trasmissioni radio-telefoniche sono utilizzate come posatoi. Gli insetti, e non solo loro, invadono case, giardini, terrazzi, colture.

L’impatto dell’uomo è talmente forte da giustificare il ricorso a un nuovo termine, l’Antropocene, per indicare proprio il periodo caratterizzato dalla dominazione della specie Homo sapiens sul Pianeta. Otto miliardi di individui hanno un peso colossale sulle risorse, sugli equilibri, sul clima. La loro impronta ecologica lascia il segno ovunque, dai ghiacci dell’Artico ai Tropici. Con sei documentari, realizzati interamente in Italia, spesso in condizioni particolari per la loro unicità nel tempo e nello spazio, la nuova serie di Wild Italy è una finestra sul futuro della Biodiversità in Italia.

Il primo episodio spiega che globalizzazione della biodiversità significa che nel breve volgere di alcuni decenni il Mondo sarà popolato dallo stesso manipolo di piante e animali ubiquitari e adattabili, gli stessi nelle Americhe e in Europa, in Africa e in Asia. Anche l’Italia, con la sua incredibile biodiversità originaria, si sta incamminando sulla strada della globalizzazione, con l’invasione di specie che cancellano le forme autoctone, creando comunque nuovi equilibri.

Appuntamento imperdibile.

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