Stasera in tv arriva "Via Appia, Regina Viarum"
 | 

Stasera in tv arriva “Via Appia, Regina Viarum”

Una strada Patrimonio dell’Umanità

Stasera in tv arriva "Via Appia, Regina Viarum"

La prima “autostrada” dell’antichità, costruita a tappe a partire dal 312 a.C.: è stata iscritta lo scorso 27 luglio nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, durante la quarantaseiesima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, a New Delhi in India. Rai Cultura, in collaborazione con il Ministero della Cultura, racconta la storia della più antica “via publica” del nostro Paese in “Via Appia. Regina Viarum”, in onda lunedì 5 agosto alle 22.00 su Rai Storia. L’Appia ha collegato Roma con l’Italia del sud e con l’oriente attraversando i territori delle attuali quattro regioni del Lazio, la Campania, la Basilicata e la Puglia. Milioni di uomini hanno percorso nel tempo i circa 550 chilometri che collegano Roma a Brindisi: soldati, commercianti, crociati, pellegrini, pastori, filosofi e schiavi.
Una strada a doppia carreggiata ideata per unire i grandi centri strategici, realizzata con diverse pavimentazioni e dotata di ponti colossali e viadotti che rappresentano le più alte opere di ingegneria prodotte dalla civiltà romana. Per la sua efficienza e durevolezza è diventata il modello con cui i Romani hanno costruito tutte le strade, ma è stata anche un elemento determinante nella creazione di nuovi paesaggi, sia urbani che naturali, in continua evoluzione. Attorno ad essa sono stati organizzati i terreni agricoli, i villaggi suburbani, la canalizzazione delle acque attigue al percorso. Fin dal Rinascimento studiosi ed artisti hanno riconosciuto il valore storico-culturale della strada e dei suoi monumenti rendendola un simbolo di civiltà.
Lungo il suo tracciato si trovano monumenti funerari, chiese, ville e opere d’arte, un patrimonio culturale protagonista di una importante storia di ricerca coronata da nuovi studi, scavi archeologici e indagini scientifiche, e di un esemplare percorso di tutela e valorizzazione che ha visto, negli ultimi anni, la realizzazione di restauri e la creazione di nuovi parchi archeologici.
Appuntamento da non perdere.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *