Stasera in tv arriva “Udine, romanzo alieno”
Giuseppe Sansonna racconta una città “fantascientifica”
Boscolo e Rossetto sono pronipoti spirituali di Rapuzzi: sono un giovanissimo duo artistico che continua ad avvistare strane luci negli scantinati urbani, trasformandole in nuovi linguaggi, mentre la Cineteca del Friuli, amorosa custode del tempo, ridà vita digitale alle immagini, curandone le ferite. Così nel Castello di Udine sembra di intravedere ancora il tenente Carlo Emilio Gadda e di sentir esplodere la sua grande guerra di parole. Un’altra guerra, quella fredda, ha fatto di Udine una fortezza buzzatiana, eretta in attesa dei Tartari dell’Est. Ne parla lo scrittore Giorgio Olmoti, in un suo romanzo. I Tartari non sono mai arrivati. In compenso è sbarcato Zico, un marziano di Rio de Janeiro, diventato cometa eterna del cielo udinese. Detto anche il Galinho, perché da ragazzino, zampetta palla al piede, le gambe gracili come un galletto, nei campi di Rio. Poi cresce, e diventa la stella del Flamengo e del Brasile. Ribattezzato il Pelè bianco, abbandona il suo trono al Maracanà per le nebbie friulane. Un paradosso che fa epoca, figlio di un’operazione finanziaria così ardita che la Figc pone il veto. Ma gli udinesi scendono in piazza: “o Zico o Austria” e non sembra un aut aut troppo ironico. Il fuoriclasse brasiliano ottiene via libera, Udine resta italiana, e Zico ritrova gli altri dèi del calcio mondiale, tutti in Serie A.