L’attrice Behnaz Jafari e il regista Jafar Panahi viaggiano attraverso l’Iran alla ricerca di una giovane ragazza che sogna di fare l’attrice e per questo motivo è stata emarginata dalla sua famiglia. E’ il film di Jafar Panahi e Nader Saeivar “Tre volti”, in onda martedì 21 maggio alle 21.15 su Rai 5, in occasione della Giornata Mondiale per la Diversità Culturale, il Dialogo e lo Sviluppo. Nel cast, Behnaz Jafan, Jafar Panahi, Marziyeh Rezaei, Maedeh Erteghaei, Narges Delaram. Il film ha vinto il Premio per la Miglior Sceneggiatura al Festival di Cannes 2018.

Panahi si affermò presto come uno dei più influenti cineasti iraniani. Anche se i suoi film sono spesso banditi nel suo paese, ha continuato a ricevere riconoscimenti internazionali, vincendo numerosi premi, tra i quali, nel 1997, il Pardo d’oro al Festival di Locarno per Lo specchio, nel 2000, il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia per Il cerchio, e, nel 2006, l’Orso d’argento per la migliore regia al Festival di Berlino per Offside. I suoi film sono noti anche per la loro prospettiva sociale ed umana del suo Paese, spesso concentrandosi sui disagi dei bambini, dei poveri, e delle donne. Il professore di letteratura iraniana, Hamid Dabashi ha scritto, “Panahi non fa come gli viene detto, infatti egli ha avuto successo proprio per non fare come gli viene detto.”

Il suo amore per la cinematografia iniziò all’età di nove anni, quando le sorelle di Panahi lo avevano, di fatto, “reclutato” per andare a vedere i film nei cinema in modo che potesse raccontare e rivivere per loro le scene e i dialoghi. Infatti le sue sorelle, a causa delle severe leggi islamiche, non erano autorizzate a lasciare la casa di famiglia.

Il padre di Panahi, pur essendo anch’egli un cinefilo, disapprovava che suo figlio andasse al cinema.