La storia di un uomo d’affari e di un imprenditore appassionato, ma soprattutto di un visionario: Claude Nobs. La racconta il doc “They All Came Out To Montreux”, in onda martedì 26 novembre alle 23.45 su Rai 5. Nobs è per il Festival di Montreux quello che Michael Eavis è per Glastonbury o Chris Blackwell per la Island Records: il cuore pulsante del festival, una fonte inesauribile di idee. Il documentario – in tre puntate – ripercorre la sua incredibile storia e quella di un evento diventato leggendario. Il titolo della serie è una citazione del celebre brano dei Deep Purple, “Smoke On The Water”, ispirata dall’incendio che il 4 dicembre del 1971 distrusse il Casinò di Montreux che aveva ospitato il Festival sino a quel momento. La serie è stata realizzata con filmati inediti tratti dall’archivio storico del festival accuratamente restaurati e i protagonisti della prima puntata sono Aretha Franklin, Eddie Harris & Les McCann, Ella Fitzgerald, Nina Simone, Claude Nobs & Champion Jack Dupree, Ten Years After, Led Zeppelin, Santana, Roberta Flack and Deep Purple.
Nobs nacque a Montreux, in Svizzera. Dopo un apprendistato da cuoco, lavorò all’ufficio turistico di Montreux. Successivamente andò a New York, dove conobbe Nesuhi Ertegün, l’allora presidente dell’Atlantic Records. Conobbe anche Roberta Flack e la invitò al Rose d’Or de Montreux. Successivamente, Aretha Franklin approdò in Europa grazie a lui. All’età di 31 anni, mentre era direttore dell’ufficio turistico di Montreux, organizzò il primo festival jazz con artisti come Charles Lloyd, Keith Jarrett, Ron McLure e Jack DeJohnette . Questo nuovo festival ebbe successo immediato e divenne famoso ben oltre la Svizzera. Nobs trasformò rapidamente il suo festival in un luogo di ritrovo internazionale per gli amanti del jazz.
Nel 1971, i Deep Purple decisero di produrre e registrare il loro album Machine Head a Montreux, al Casinò.
Appuntamento imperdibile.