Stasera in tv arriva “Sweet River” in prima visione assoluta
Un mistery ricco di elementi drammatici
Hanna è alla disperata ricerca di suo figlio, scomparso da troppo tempo. Le indagini della polizia non hanno portato a nulla e le speranze di ritrovarlo vivo sono ormai pochissime. Le ricerche portano la donna a Billins, una sonnolenta cittadina nell’entroterra australiano, dove sembrano esserci delle inaspettate e inquietanti risposte al mistero, risposte che coinvolgono sia il mondo dei vivi che quello dei morti.
Diretto dal documentarista Justin McMillan, “Sweet River” è un intrigante esponente della più recente ozploitation, termine con cui si indica il cinema australiano di genere che trova un vincente compromesso con il cinema d’autore. Il film è costruito intorno a un’indagine poliziesca e all’ossessione di una madre per la scomparsa del proprio figlio, dando vita a un mistery ricco di elementi drammatici che sconfina persino nel soprannaturale in un sapiente mix di generi che dona una forte personalità all’opera. Nel ruolo della protagonista, una fenomenale Lisa Kay, volto soprattutto televisivo e insospettabile doppiatrice per “La sposa cadavere” di Tim Burton.
Cresciuto in una piccola cittadina di pescatori sulla costa meridionale del Nuovo Galles del Sud, in Australia, Justin trascorreva la maggior parte del suo tempo nelle fattorie e nell’oceano, coltivando un profondo rispetto per il mondo naturale.
Passando dalla scena pubblicitaria di Sydney all’industria cinematografica, si è innamorato del mestiere. Quando non gira spot pubblicitari, realizza cortometraggi, sviluppa lungometraggi e concept di serie TV.
Appassionato di cinematografia aerea, Justin è ora co-fondatore di un’azienda di droni, heliguy.tv, per rimanere all’avanguardia nella tecnologia cinematografica.
Justin prospera nella sfida di rendere qualsiasi pezzo di comunicazione piacevole per il pubblico.
Un appuntamento assolutamente imperdibile.