Stasera in tv arriva “Sui binari dell’Antico Egitto”
Alessandria
Un diario di viaggio unico nel suo genere che vede la professoressa Alice Roberts indagare sulla più antica e grande civiltà del mondo. E lo fa in treno. È la serie “Sui binari dell’Antico Egitto”, in onda da lunedì 12 febbraio alle 20.20 in prima visione su Rai 5. La serie in quattro episodi comincia dalla fine dell’antico impero egiziano ad Alessandria, dove i Romani ne presero il controllo, e viaggia indietro nel tempo fino al Cairo, Luxor e Assuan. Roberts scava in profondità per guardare oltre i miti e le leggende in modo da comprendere come doveva essere la vita in questa affascinante, brutale e complessa civiltà antica. Nella prima puntata, la professoressa Alice Roberts si spinge nel sottosuolo di Alessandria d’Egitto alla ricerca di Cleopatra, scopre come i Romani e i Greci reagirono ai tesori dell’antico Egitto e apprende come uno schiavo divenne sultano e costruì il suo castello da favola.
Benché il territorio fosse molto più vasto, comprendendo gran parte anche del deserto libico-nubiano, gli insediamenti umani, fin dai tempi più remoti, si svilupparono solo nella stretta fascia verdeggiante a ridosso delle rive del fiume larga, in alcuni punti, anche solo poche centinaia di metri.
Fin dal 3500 a.C., di pari passo con l’avvento dell’agricoltura, in particolare la coltivazione del grano, dell’orzo e del lino, si ha contezza di insediamenti umani specie lungo le rive del Nilo.[1] Le piene annuali del fiume, infatti, favorivano la coltivazione anche con più raccolti annui grazie ai sedimenti, particolarmente fertili (limo), che il fiume, nel suo ritirarsi, lasciava sul terreno. Ciò comportò, fin dai tempi più remoti, conseguentemente, la necessità di controllare, incanalare e conservare le acque onde garantire il costante approvvigionamento, vuoi per il sostentamento umano, vuoi per quello del bestiame e delle piantagioni.
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