Stasera in tv arriva “Starman”, di John Carpenter
Un extraterrestre dal cuore d’oro
Nel 1977 la Nasa lancia nello spazio una sonda con messaggi di saluto dalla Terra: una civiltà aliena riesce a intercettare il Voyager 2 e decide di farci visita. La navetta extraterrestre in arrivo viene però colpita dai sistemi militari e precipita: il suo passeggero prenderà le sembianze di Scott, un uomo morto pochi mesi prima lasciando inconsolabile la moglie Jenny. L’incontro con l’alieno sarà per lei piuttosto scioccante: ma ben presto la donna scoprirà le doti di bontà e generosità dell’uomo stellare, e decide di aiutarlo. A due anni dal clamoroso successo di “E.T.”, Carpenter accettò di girare questa versione più adulta dell’alieno dal cuore d’oro: la sfida era impegnativa, perché si temeva il paragone col blockbuster di Spielberg. Ma grazie a un tono da garbata love comedy, unito a una buona dose di originalità fantascientifica, “Starman” riuscì a farsi amare dal pubblico e dalla critica, con Bridges candidato all’Oscar per la sua eccellente interpretazione.
La fase di produzione di Starman è durata cinque anni. La sceneggiatura originale di Bruce A. Evans e Raynold Gideon è stata acquistata dalla Columbia Pictures sotto urgente richiesta del produttore esecutivo Michael Douglas, poco prima di acquisire i diritti di Night Skies di Steven Spielberg. Lo sceneggiatore Dean Riesner è entrato nel progetto nel finire del 1981, dopo l’abbandono da parte del regista Mark Rydell a causa di divergenze creative con Douglas. Riesner ha lavorato su sette riscritture, con sei diversi registi, senza però essere accreditato su schermo, in quanto, «la Gilda dei Registi, nella sua infinita saggezza, ha deciso che non ho contribuito al 50% della sceneggiatura».