Stasera in tv arriva Shakespeare forever
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Stasera in tv arriva Shakespeare forever

Da “Amleto²” a “Romeo e Giulietta”: a teatro con il Bardo

Stasera in tv arriva Shakespeare forever

Un Amleto spiazzante, comico, furibondo, folle e colorato: si apre con “Amleto² (Il popolo non ha pane? Diamogli le brioche)”, in onda sabato 4 novembre 21.15 su Rai 5, il ciclo “Shakespeare forever”, un ciclo di quattro appuntamenti dedicati al grande drammaturgo inglese, con quattro modi diversi di rileggere il genio, tra narrazione e biografia, trasgressione e antropologia.
Nel ciclo anche “Romeo e Giulietta. Una canzone d’amore”, l’11 novembre; “La più strana delle meraviglie. Monologo da e su Shakespeare” in prima visione Rai il 18; e “Romeo e Giulietta” con la regia di Mario Martone sempre in prima visione Rai, il 25.
Andato in scena nella stagione 2012-2013, con la regia di Filippo Timi, “Amleto² (Il popolo non ha pane? Diamogli le brioche)” vede lo stesso Timi – accompagnato da Lucia Mascino, Marina Rocco, Luca Pignagnoli, Elena Lietti – protagonista di una rilettura di Shakespeare dove ogni gesto o parola diventa gioco e voce personale, provocazione intelligente, “helzapoppin” ad alta gradazione di divertimento. Di fronte alla tragedia, Amleto ha due possibilità: soccombere o esplodere nel massimo della vitalità. Timi ha scelto la seconda, trasformando la tragedia in commedia, tra potere, oblio, frivolezza e pazzia. La regia tv è di Felice Cappa.

Tra i riconoscimenti ricevuti da Filippo Timi spicca quello assegnato dalla rivista Lo Straniero, diretta da Goffredo Fofi, proprio perché nell’indicarlo come «nome di punta del sistema culturale e spettacolare italiano» testimonia la profondità della proposta artistica dell’attore e autore, oltre che la sua personale predilezione per la ricerca e l’approfondimento di carattere filosofico.

I suoi autori di riferimento sono principalmente Gilles Deleuze (specie nell’indagine estetica condotta sulla figura di Bacon e sull’arte in Logica della sensazione, Jean-Luc Nancy, Foucault, Bataille, Wittgenstein, Jean Cocteau, Lévinas, Lacan ma anche Pasolini, Majakovskij, Demetrio Stratos (per la sperimentazione vocale).

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