Stasera in tv arriva Sciarada, il circolo delle parole
L’atlante che non c’è. Il lago secondo Piero Chiara
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La vena narrativa di Piero Chiara è imperniata su “piccole storie” perlopiù ambientate attorno al lago Maggiore (tra l’alta Lombardia, il Piemonte orientale e il Ticino svizzero) e focalizzate sulle piccolezze della vita di provincia, osservate e raccontate con arguzia, ironia e umorismo. I personaggi sono ugualmente “piccoli” abitanti di provincia, dalla piccola borghesia fino a soggetti più “ai margini” della società e della legge.
Essendo lui stesso amante del biliardo, delle carte e dell’ozio, Chiara fu in parte autobiografico nella costruzione dei suoi personaggi. La costruzione delle storie è sempre ben congegnata, con eguale attenzione ai dettagli, dalla descrizione dei luoghi fino all’indagine psicologica dei personaggi, puntando a metterne in evidenza vizi e virtù.
Nella scelta degli argomenti, Chiara non lesinò temi anche “scabrosi” (l’omicidio, l’adulterio, l’ossessione erotica), ma senza scadere in volgarità o morbosità. Col tempo, soprattutto nelle opere più tarde, è riscontrabile anche una crescente nostalgia per il passato e l’impossibilità di tornarvi; parallelamente, come osservato anche da Alcide Paolini, la sua vena ironica si fece meno “graffiante”.
Appuntamento assolutamente imperdibile.