Stasera in tv arriva Sciarada, il circolo delle parole
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Stasera in tv arriva Sciarada, il circolo delle parole

L’atlante che non c’è. Il lago secondo Piero Chiara

Stasera in tv arriva Sciarada, il circolo delle parole
È un lago al confine tra l’Italia e la Svizzera il territorio raccontato nell’ultima indagine letteraria della serie “L’Atlante che non c’è”, in onda lunedì 13 gennaio alle 23.00 su Rai 5 per “Sciarada, il circolo delle parole“. Nell’episodio si percorrono le sponde del lago Maggiore con in mano il primo romanzo di Piero Chiara: “I giovedì della signora Giulia”. Piero Chiara non dice mai il nome del paese in cui scompare la signora Giulia Esengrini, ma tutti sanno che si trova sul lago Maggiore. La puntata, oltre che un viaggio in un paese immaginario, è una vera e propria ricerca tra i luoghi in riva al lago in cui sono ambientate tante storie scritte dalla penna di Piero Chiara.

La vena narrativa di Piero Chiara è imperniata su “piccole storie” perlopiù ambientate attorno al lago Maggiore (tra l’alta Lombardia, il Piemonte orientale e il Ticino svizzero) e focalizzate sulle piccolezze della vita di provincia, osservate e raccontate con arguzia, ironia e umorismo. I personaggi sono ugualmente “piccoli” abitanti di provincia, dalla piccola borghesia fino a soggetti più “ai margini” della società e della legge.

Essendo lui stesso amante del biliardo, delle carte e dell’ozio, Chiara fu in parte autobiografico nella costruzione dei suoi personaggi. La costruzione delle storie è sempre ben congegnata, con eguale attenzione ai dettagli, dalla descrizione dei luoghi fino all’indagine psicologica dei personaggi, puntando a metterne in evidenza vizi e virtù.

Nella scelta degli argomenti, Chiara non lesinò temi anche “scabrosi” (l’omicidio, l’adulterio, l’ossessione erotica), ma senza scadere in volgarità o morbosità. Col tempo, soprattutto nelle opere più tarde, è riscontrabile anche una crescente nostalgia per il passato e l’impossibilità di tornarvi; parallelamente, come osservato anche da Alcide Paolini, la sua vena ironica si fece meno “graffiante”.
Appuntamento assolutamente imperdibile.

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