Stasera in tv arriva Sciarada, il circolo delle parole
Scrittori per un anno. Eugenio Scalfari
In occasione del centenario della nascita di Eugenio Scalfari, il 6 aprile 1924, “Sciarada, il circolo delle parole”, il contenitore di lingua e letteratura di Rai Cultura, presenta, lunedì 8 aprile alle 22.55 in prima visione su Rai 5, lo Speciale di “Scrittori per un anno” con un’intervista ritratto al giornalista, scrittore e fondatore di Repubblica. “Sono sempre la stessa persona, ma un conto è il linguaggio del giornalista e un conto è il linguaggio dello scrittore quando non prosegue nei libri i temi del suo giornalismo. Molto spesso gli scrittori giornalisti proseguono nel libro le inchieste, i modi di vedere la situazione politica, cioè fanno libri politici. Anch’io ne ho fatti, ma da quando ho seguito altri temi il linguaggio che uso come scrittore non è quello che uso come giornalista. Non perché così decido io, ma perché mi viene necessariamente così, mi occupo di altre cose…”.
Così Eugenio Scalfari si sofferma sia sui libri a carattere filosofico, come “Incontro con Io”, “Alla ricerca della morale perduta”, “L’uomo che non credeva in Dio”, “Per l’alto mare aperto”, “Scuote l’anima mia Eros”, sia sulle pubblicazioni più recenti come “L’amore, la sfida, il destino” e il “Dialogo tra credenti e non credenti”, una conversazione con Papa Francesco sui temi della laicità e della fede.
Affrontando il suo percorso di formazione esistenziale, Eugenio Scalfari riflette sui legami tra letteratura, desideri e vita “il numero, l’intensità, la variabilità, la molteplicità dei desideri misura la vitalità. E quindi i nostri desideri coincidono con la vita”.
Tra le prime esperienze giornalistiche di Scalfari c’è Roma Fascista, organo ufficiale del GUF, mentre era studente di giurisprudenza. Negli anni successivi Scalfari continua a collaborare con riviste e periodici legati al fascismo, come Nuovo Occidente, diretto dall’ex squadrista Fanelli. Nel 1942 Scalfari sarà nominato caporedattore di Roma Fascista.