Un percorso nei luoghi della scrittura, alla ricerca delle parole, delle immagini, delle storie che hanno ispirato alcune tra le pagine fondamentali del Novecento: è “L’Atlante che non c’è”, il programma di Rai Cultura condotto da Marco Vivio, in onda per “
Sciarada, il circolo delle parole”. “L’altra Roma di Pier Paolo Pasolini”, in onda lunedì 2 dicembre alle 23.10 su Rai 5, è un viaggio nella Roma di un intellettuale che ha segnato profondamente il Novecento, dal Pigneto al Mandrione da Monteverde a Torpignattara, fino all’Idroscalo di Ostia. Ad accompagnare la scoperta dei luoghi sono i racconti e le testimonianze di Mimmo Calopresti, Elio Pecora, Silvia Scola, Roberto Carnero, Davide Toffolo, Andrea Satta e Silvio Parrello detto Pecetto.
Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna nel 1922 da madre friulana e padre romagnolo. Tra il 1943 e 1949 si trova a vivere a Casarsa, in Friuli, paese natale della madre, dove è fuggito in seguito all’8 settembre. Fin da giovane dimostra il suo
interesse per la cultura popolare e i dialetti italiani. Risale al 1942 la raccolta di poesie in friulano
Poesie a Casarsa. Durante il suo periodo friulano fonda l’Academiuta de lenga friulana. Nel 1945 viene ucciso il fratello Guido, partigiano della brigata Osoppo. Nello stesso anno
Pier Paolo Pasolini si laurea in lettere a Bologna. Nei primi anni dopo la guerra Pasolini
si iscrive al PCI di Udine, da cui verrà però espulso nel 1949, a seguito di accuse di corruzione di minori ed atti osceni in luogo pubblico, che si riveleranno poi infondate.
Nel 1950 si trasferisce con la madre a
Roma.Nel 1953 lavora a un’antologia di poesia popolare per la casa editrice Guanda, e nel 1954 pubblica la sua raccolta di poesie in friulano,
La meglio gioventù, con cui vince il premio “Giosuè Carducci”.
Appuntamento da non perdere.