Stasera in tv arriva “Sapiens – Un solo pianeta”
Quando la terra trema
Cosa accadrebbe se oggi il più pericoloso vulcano d’Italia, il nostro supervulcano, entrasse in eruzione? Quante persone sarebbero a rischio e sarebbe corretto parlare di esodo, invece che di evacuazione? Siamo preparati ad affrontare questo rischio? Da cosa dipendono quei sismi, è il magma che spinge da sotto o sono i gas? Entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà in città, alcune delle quali come Pozzuoli sono a forte rischio sismico e vulcanico. I sapiens hanno deciso di conviverci: ma a quali costi? I terremoti che si susseguono nei Campi Flegrei sono il segnale di un’eruzione imminente? Questi sono solo alcuni degli interrogativi sui quali si concentrerà il nuovo viaggio di Mario Tozzi che racconterà cause e conseguenze del rischio sismico e vulcanico con i quali siamo e saremo sempre di più costretti a convivere.
Ci sono aree del mondo come il Giappone che hanno imparato a costruire edifici adottando contromisure molto efficaci e scientificamente fondate in previsione di scosse violente. Ma ci sono altre zone spesso più povere come l’Iran o Haiti, in cui questo non avviene. L’Italia appartiene a questa seconda categoria; sebbene tecnologia e conoscenza scientifica non manchino, la pianificazione territoriale non è sufficiente a prevenire conseguenze catastrofiche come testimoniato in occasione dei terremoti de L’Aquila e di Amatrice.
Ma la nostra penisola deve affrontare anche da un altro rischio geologico: il rischio vulcanico. Ci sono terremoti, infatti, che non sono prodotti dallo spostamento delle placche, ma da eruzioni vulcaniche: un esempio noto è quel terremoto che avvenne a Pompei nel 79 d.C., in prossimità dell’eruzione.