Stasera in tv arriva "Romantici a Milano" “GOVERNO DELL’ECONOMIA E PROGRAMMAZIONE”. A Roma due giorni di studio sull’evoluzione e i protagonisti della stagione politica ed economica italiana dal 1961 al 1963
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Stasera in tv arriva “Romantici a Milano”

La città “nascosta”

“GOVERNO DELL’ECONOMIA E PROGRAMMAZIONE”. A Roma due giorni di studio sull’evoluzione e i protagonisti della stagione politica ed economica italiana dal 1961 al 1963
Dietro i grattacieli da Dubai “meneghina”, resiste una Milano nascosta, inquieta come la grande città di superficie. Animata da vite non riducibili al cliché liofilizzato dei social. Una realtà fotografata dal doc di Giuseppe Sansonna “Romantici a Milano”, in onda domenica 9 febbraio alle 22.00 su Rai 5. Milano è un mosaico geometrico, come una tavola del fumettista Paolo Bacilieri, bravo a restituire quanto sia incisivo ancora oggi, lo sguardo di Scerbanenco su Milano. Ben inquadrata anche da fotografi dall’occhio lungo, e dall’anima profonda, come Uliano Lucas e Maria Vittoria Backhaus, che hanno visto la città più europea d’Italia cambiare pelle così in fretta e così spesso da smarrirsi. Una città che si lascia raccontare da comici di tre generazioni diverse, come Cochi Ponzoni, Paolo Rossi e Luca Ravenna, capaci di aprire gli occhi sulle miserie e sulle grandezze della milanesità. O cantata da musicisti veri come Ricky Gianco, che sanno ancora sciogliere l’amarezza in un sorriso.
A proposito di musica e di intrecci generazionali, in piazza Buonarroti troneggia ancora la grande opera postuma di Giuseppe Verdi. Dimora in cui musicisti di lunghissimo corso vanno a riposare, non smettendo di trasmettere la propria esperienza a giovanissimi colleghi, ospiti della stessa struttura.
Anche il fumettista Sergio Gerasi cerca un dialogo con le generazioni precedenti, riversando il suo spaesamento da quarantenne nelle sue tavole. E racconta il mutamento cromatico della città. Nella sua Milano immaginaria, eppure autentica, addolcisce il brutalismo della Torre Velasca con una ricollocazione marina e cattura nel suo pennino il più inquieto dei fantasmi cittadini, il Manzoni senza Provvidenza.
Piero, invece, è un habitué del mitico Bar Giamaica e ha fatto in tempo ad intuire che le persone in carne ed ossa possono essere viste come sculture viventi: forse l’opera più interessante, da osservare ed ascoltare.
Appuntamento assolutamente imperdibile.

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