Interpretato quasi interamente da attori non professionisti, compresa la protagonista Julie Ledru, il film di produzione francese firmato da Lola Quivoron “
Rodeo” (2022) è proposto in prima visione martedì 4 febbraio alle 21.20 su Rai 4.
Julia sbarca il lunario organizzando piccole truffe ai danni di incauti venditori di motociclette, ma il suo sogno è correre sul circuito dei riders e diventare una campionessa di “cross bitume”, uno sport che prevede pericolose acrobazie su un lungo tratto d’asfalto, impennando la moto e tenendola in equilibrio sulla sola ruota posteriore. Nonostante sia un ambiente prevalentemente maschile e maschilista Julia riesce a dimostrare tutto il suo coraggio conquistando il rispetto di una nuova “famiglia”: alcuni riders spiantati che vivono in un’officina clandestina ai margini di una banlieue parigina. Premiato nella sezione “Un certain regard” a Cannes 2022 e al Torino Film Festival dello stesso anno.
Siamo alla periferia di Bordeaux. Una terra di qualcuno, non di nessuno: appartiene alle comunità autogestite, ai reietti e ai banlieusards. A coloro che stanno fuori dal tessuto sociale e costruiscono gruppi chiusi, composti da esclusi che si reincludono in qualcosa di diverso, con la tenacia e l’orgoglio degli ultimi: tra questi ci sono i motociclisti. O meglio i ragazzi che vanno in motocicletta. Non immaginate infatti la coolness dei bikers a cui ci ha abituato il cinema americano, bensì un gruppo di giovani, bianchi e neri, che vive di piccoli espedienti, furti, fughe dalla polizia perché le moto spesso le ruba. Tra loro c’è Julia (Julie Ledru), ragazza selvaggia in una setta maschile, un tipo difficile allo stato brado, dall’odore arabo, capelli al vento e mai un filo di trucco. Tranne quando deve ordire un inganno nei confronti di un ricco venditore, per cui il film la ridisegna in un’ipotesi alternativa, per mostrare ciò che potrebbe essere.