Stasera in tv arriva “Punto Nave. Mappe per l’imaginario”
“I Moti di MiTo”
L’ultima edizione deve la peculiarità del suo titolo “Moti” a una frase tratta dalla raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci, il “Codice Trivulziano”: “Il moto è causa d’ogni vita”. E non è solo un gioco lessicale, MiTo-Moti, poiché la rassegna musicale ha riportato ai “moti dell’anima” di Leonardo, alla capacità della creatività musicale di cogliere emozioni, pensieri e sentimenti più intimi nonché idee ed esperienze in trasformazione e movimento. Sono, inoltre, stati avviati progetti, che poi saranno riproposti con modalità simili anche nell’edizione 2025, fondati su diversi aspetti della cultura di Torino e Milano, le due città polo del Festival, come – ad esempio – un omaggio al mondo calcistico.
Passando da Milano a Torino e viceversa, Serena Scorzoni introduce concerti e ospiti, a partire dall’apertura di MiTo, affidata alle “Mitologie orchestrali” con Michele Spotti sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino in piazza San Carlo per la Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven, mentre a Milano al Teatro alla Scala Riccardo Chailly ha dedicato, tra l’altro, anche un personale omaggio alle composizioni di Wolfgang Rihm scomparso a luglio una delle voci più significative della musica del nostro tempo.
“Musica su due piedi”, invece, è stato un omaggio alla cultura calcistica espressa dalle due città, con un particolare ricordo alla tragedia di Superga, a 75 anni dall’evento. Torino, poi, si trova in una posizione ideale.