Stasera in tv arriva "Nello studio di Mondrian"
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Stasera in tv arriva “Nello studio di Mondrian”

Una vita per la pittura

Stasera in tv arriva "Nello studio di Mondrian"

L’evoluzione artistica di Piet Mondrian, dalle prime opere di ispirazione impressionista fino alla codifica di un linguaggio universale ed essenziale per la rappresentazione della natura. La ripercorre “Nello studio di Mondrian”, in onda venerdì 22 marzo alle 19.25 su Rai 5. Il documentario, girato nella replica esatta del suo studio al 26 rue du Départ nel quartiere parigino di Montparnasse, reinterpreta Mondrian come una figura “viva”, appassionata di danza e jazz, e ripercorre la sua evoluzione artistica: dalle prime opere realistiche agli anni mistici, dal movimento De Stijl al suo trasferimento a New York, dove muore nel 1944. Mondrian si discosta dall’immagine del pittore bohémien: partito dalla natia Olanda, nel 1926 si stabilisce in uno studio che diventerà un’opera radicale e minimalista, un quadro tridimensionale in cui sperimenta forme e colori: linee dritte e ortogonali, utilizzo delle tre colori primari. Una vita solitaria, vissuta all’interno della sua stessa pittura e, incompreso per gran parte della sua vita, sarà solo a New York che finalmente otterrà il riconoscimento meritato, all’età di 70 anni, due anni prima della sua morte.

L’arte di Mondrian fu sempre intimamente legata ai suoi studi spirituali e filosofici. Nel 1908 cominciò a interessarsi al movimento teosofico iniziato da Helena Petrovna Blavatsky nella seconda metà del XIX secolo. Blavatsky riteneva fosse possibile raggiungere una conoscenza della natura più profonda di quella resa disponibile dai mezzi empirici: molto del lavoro di Mondrian per il resto della sua vita venne ispirato da questa sua ricerca della conoscenza spirituale. Mondrian conserverà per tutta la sua vita il suo diploma di ammissione alla Società teosofica, con il numero 1690, firmato da Annie Besant e datato 25 maggio 1909.

Mondrian rimase molto colpito da una mostra di opere cubiste ad Amsterdam nell’1911 che modificò profondamente il suo lavoro a venire.

Un appuntamento atteso, assolutamente da non perdere. Su Raiplay.

 

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