Stasera in tv arriva la Nations League, Israele-Italia

Stasera in tv arriva la Nations League, Israele-Italia

Seconda giornata del gruppo 2, si gioca a Budapest

Stasera in tv arriva la Nations League, Israele-Italia

Dopo la spettacolare vittoria in rimonta contro la Francia al Parc des Princeps, gli Azzurri di Spalletti tornano in campo, lunedì 9 settembre, per la seconda giornata del gruppo 2. Ancora in trasferta, Donnarumma e compagni saranno impegnati stavolta in Ungheria, alla Bozsik Aréna di Budapest, la casa dell’Honved, lo stadio scelto dall’UEFA per ospitare le gare casalinghe di Israele, per ragioni di sicurezza. Rispetto al 3-1 di Parigi il Ct dovrà rinunciare a Calafiori, toccato duro da Dembelé e ancora alle prese con il dolore al polpaccio – al suo posto Buongiorno al centro della difesa, con Bastoni restituito alla posizione naturale di centrosinistra e Di Lorenzo confermato sul centrodestra – e sembra intenzionato ad effettuare un mini turnover, con Bellanova e Udogie pronti a rilevare Cambiaso e Dimarco sulle fasce e Kean a far rifiatare Retegui, almeno dall’inizio. Intoccabile, invece, il trio in mezzo al campo, Ricci-Tonali-Frattesi, dopo la sontuosa prestazione contro Les Bleus.
Israele-Italia, calcio d’inzio alle 20.45, sarà trasmessa in diretta su Rai 1, a partire dalle 20.30, subito dopo il Tg1: telecronaca di Alberto Rimedio e Lele Adani, con Tiziana Alla a bordocampo e Alessandro Antinelli e Andrea Stramaccioni in studio.

La nascita del torneo va ricondotta a un’idea di Michel Platini, ex presidente dell’ente continentale, le cui proposte si basarono su un concetto largamente diffuso, ovvero il fatto che le tradizionali amichevoli non garantissero un adeguato livello competitivo. La sensazione, peraltro condivisa, era maturata in ragione di un dislivello di valori in campo spesso evidente, nonché del numero di sostituzioni ritenuto eccessivo. Gli obiettivi virarono quindi verso una manifestazione che, oltre a risollevare la cifra tecnica del calcio europeo, si incastrasse efficacemente in un calendario già ricco. L’UEFA optò per la cadenza biennale (ossia quelli non occupati da un Mondiale o da un Europeo).

 

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