Stasera in tv arriva l’ omaggio a Vittorio Mangili
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Stasera in tv arriva l’ omaggio a Vittorio Mangili

“Primo giorno sulla Milano-Napoli”

Stasera in tv arriva l’ omaggio a Vittorio Mangili
Per ricordare il giornalista Vittorio Mangili, storico telecronista e inviato Rai, recentemente scomparso 102 anni, Rai Cultura propone un suo servizio del 1964, “Primo giorno sulla Milano-Napoli”, in onda giovedì 24 ottobre alle 19.15 e il sabato 26 ottobre alle 11.30 su Rai Storia. E’ il 3 ottobre del 1964 e in questa trasmissione speciale realizzata alla vigilia dell’inaugurazione del completamento dell’Autostrada del Sole, Vittorio Mangili è al casello di Milano, da cui partono i 755 chilometri che portano a Napoli: mentre il casellante distribuisce i biglietti d’ingresso agli automobilisti, il giornalista intervista il pilota da corsa Gigi Villoresi sulla nuova opera pubblica, passa poi a intervistare l’ex miss Toscana Eletta Polvani e l’indossatore Raffaele Rocca, in partenza per Roma per una sfilata di moda. Seguono poi altri collegamenti da altri punti dell’Autostrada, (Baldo Fiorentino da Napoli; Emilio Ravel tra Chiusi ed Orvieto, la tratta che verrà inaugurata il giorno dopo) per poi tornare al casello di Milano, dove Vittorio Mangili chiude la trasmissione intervistando una coppia di coniugi con cani dalmata provenienti da Napoli e un romano appena arrivato al casello di Milano.
Mangili entra in Rai subito dopo la Liberazione assunto per concorso come annunciatore a Radio Milano il 1º giugno 1945. Sale rapidamente i gradini della carriera giornalistica grazie al suo spirito di avventura ed alla pronta intelligenza, viene nominato radiocronista nel 1950 e nel 1956 diventa telecronista ed inviato speciale del Telegiornale, distinguendosi con i suoi reportage da Budapest occupata dalle truppe del Patto di Varsavia.
Si diplomò al liceo classico e fu studente al Politecnico di Milano. Mangili venne assunto come annunciatore dall’EIAR il 1º giugno del 1945 e vinse un concorso bandito all’indomani della Liberazione. Salì rapidamente i gradini della carriera giornalistica grazie al suo spirito di avventura ed alla pronta intelligenza, venne nominato radiocronista nel 1950, e nel 1956 divenne telecronista ed inviato speciale della Rai.

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