A 30 anni esatti dalla scomparsa, Rai Cultura ricorda Gian Maria Volontè con uno speciale – in onda venerdì 6 dicembre alle 19.30 su Rai Storia – che raccoglie alcune delle sue interviste televisive. Si parte dal 1990 e dalla trasmissione “Raffaella Venerdì, Sabato e Domenica” in cui con la Carrà dialoga sul film del regista Gianni Amelio del 1990 “Porte aperte”, del regista Sergio Leone, e parla del valore dei propri affetti. Si prosegue con “Parla con me” del 2007 in cui Ennio Fantastichini, intervistato da Serena Dandini, parla della sua amicizia con Volonté. Infine, l’intervista di Gianni Minà a Volonté durante una puntata di “Blitz” del 1983, in cui commenta il premio ricevuto al trentaseiesimo Festival del Cinema di Cannes per l’interpretazione del personaggio del giornalista Bernard Fontana nel film “La morte di Mario Ricci” del regista svizzero Claude Goretta.
Volonté è stato iscritto al Partito Comunista Italiano fino al 1977. Il 16 giugno 1975 venne eletto consigliere regionale del Lazio, con ventiseimila voti, ma soltanto sei mesi più tardi decise di dimettersi: «[…] Mi accorsi che esisteva un baratro tra il mio bisogno di comunismo e la carriera politica che loro mi proponevano. Volevano fare di me un funzionario, un animale politico invischiato nella partitocrazia: io avevo bisogno di ricerca, di critica, di democrazia. Ho capito che stavo perdendo la mia identità e ho scelto il rapporto con me stesso».
Nel 1981 aiutò l’amico Oreste Scalzone, militante di Autonomia Operaia, a sfuggire al mandato di cattura emesso contro di lui in relazione al cosiddetto Processo 7 aprile, scortandolo clandestinamente con la sua barca in Corsica; di lì, dopo aver fatto scalo in Danimarca, Scalzone si rifugiò in Francia.
Volonté fu poi candidato dal Partito Democratico della Sinistra in occasione delle elezioni politiche del 1992 nella circoscrizione Roma-Viterbo-Latina-Frosinone, risultando secondo dei non eletti.
Appuntamento imperdibile.