Nel Nord Est d’Italia, a pochi chilometri dalla laguna, c’è uno scrigno di tesori: Aquileia, fondata dai romani e annoverata tra le più importanti dell’Impero. Una città al centro di “Italia. Viaggio nella bellezza” in onda lunedì 5 agosto alle 21.10 su Rai Storia. Centro di irradiazione del Cristianesimo originario, che da Aquileia si propagò raggiungendo l’Istria, la Dalmazia e il Nord Europa, fu poi, nel Medioevo, sede di un potente e influente patriarcato. La sua antica basilica, che risale alla prima metà del IV secolo d.C., conserva i più vasti mosaici pavimentali cristiani d’Occidente, visibili nelle navate della chiesa e nella cripta degli scavi. Un pavimento ricchissimo composto di minute tessere colorate, che costituiva un tempo il pavimento del primo complesso episcopale voluto dal vescovo Teodoro all’indomani dell’editto di tolleranza dell’imperatore Costantino. Vi sono raffigurati motivi geometrici, piante, animali e persone. L’immagine più famosa è quella di Giona, il profeta renitente che, in un mare pieno di pesci, viene prima inghiottito da un mostro marino e poi risputato. Una scena che rimanda con tutta probabilità alla Resurrezione di Cristo. Ad Aquileia l’uso del mosaico risale almeno al I secolo a.C. e attraversa cinque secoli. Sia gli edifici pubblici che le domus romane hanno restituito un numero cospicuo di pavimenti musivi di pregio tanto che la città può fregiarsi del titolo di “città dei mosaici”. Molti sono custoditi nel Museo archeologico nazionale. Un museo ricchissimo di reperti e di collezioni davvero uniche. Come quella dell’ambra la preziosa resina fossile, importata dal baltico e lavorata ad Aquileia, a cui i romani attribuivano proprietà apotropaiche. O quella delle gemme finemente incise e usate come sigillo. Poi i molti oggetti e monili in vetro, sia di fabbricazione locale che di importazione, che testimoniano l’origine di una tradizione che fortuna ebbe nella vicina Venezia.