Stasera in tv arriva Italia. Viaggio nella bellezza
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Stasera in tv arriva Italia. Viaggio nella bellezza

“Nella terra dei Faraoni. L’avventura dell’egittologia italiana”

Stasera in tv arriva Italia. Viaggio nella bellezza

C’è un filo rosso che lega l’Italia alla terra dei Faraoni, l’Egitto. Un filo che “Italia. Viaggio nella bellezza” – il programma di Rai Cultura in onda lunedì 22 luglio alle 21.10 su Rai Storia – ripercorrere fin dai suoi albori con lo speciale di Marta Saviane “Nella terra dei faraoni. L’avventura dell’egittologia italiana”, diretto da Eugenio Farioli Vecchioli con la consulenza scientifica di Luca Peyronel. Lo speciale si apre sulle note dell’Aida di Verdi, che il maestro ambientò in un esotico Egitto, e atmosfere egittizzanti si ritrovano a Roma, dove obelischi millenari – che i greci con ironia chiamarono obeliskòs, spiedini – segnano le piazze più importanti della città eterna. Si arriva poi in Egitto, con la celebre spedizione di Napoleone della fine del ‘700, che darà il via alla nascita dell’egittologia grazie a due eventi: la pubblicazione del libro “Description de L’Egypte” e la scoperta della stele di Rosetta, chiave di volta per interpretare i geroglifici. L’Ottocento è il secolo di svolta: l’Egitto diventa teatro di avventure e i viaggiatori europei in cerca di fortuna influenzano opere teatrali e cinematografiche, primo tra tutti il padovano Giovanni Battista Belzoni, “The great”. È a lui che George Lucas si ispirerà per costruire il personaggio di Indiana Jones.
Si arriva, infine, agli anni ’60 del secolo scorso, con l’incredibile impresa di Abu Simbel che vede interi templi millenari essere smontati e rimontati altrove per sfuggire alle acque della diga di Assuan, per poi scoprire quale sia il legame attuale tra l’Italia e l’Egitto dei faraoni. Un viaggio impreziosito da fotografie, libri e disegni dal valore antico e storico inimmaginabile, e arricchito dalle immagini delle collezioni egittologiche presenti nel nostro Paese, da quella del Museo Archeologico di Padova, a quella del Museo Archeologico di Firenze, fino alla collezione del Museo Egizio di Torino.

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