Stasera in tv arriva "Il turco in Italia" alla Scala
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Stasera in tv arriva “Il turco in Italia” alla Scala

Rossini secondo Roberto Andò

Stasera in tv arriva "Il turco in Italia" alla Scala

È stata la prima nuova produzione del “Turco in Italia” al Teatro alla Scala dopo oltre vent’anni, l’opera buffa che Rossini compose appositamente per il teatro milanese nel 1814. E, a causa della pandemia, l’allestimento firmato da Roberto Andò è andato in scena una sola volta, il 22 febbraio 2020, subito prima che tutti i teatri venissero chiusi. Uno spettacolo che Rai Cultura ripropone venerdì 17 maggio alle 21.15 su Rai 5. A dirigerlo Diego Fasolis, pluripremiato specialista delle esecuzioni storicamente informate della musica antica, alle prese con il suo primo titolo rossiniano per il Teatro alla Scala. Protagonisti sul palco interpreti di primo piano del repertorio belcantistico come Erwin Schrott (Selim), Rosa Feola (Donna Fiorilla), Giulio Mastrototaro (Don Geronio), Antonino Siragusa (Don Narciso), Alessio Arduini (Prosdocimo), Laura Verrecchia (Zaida) e Manuel Amati (Albazar). 

Scene e luci sono a cura di Gianni Carluccio; i costumi di Nanà Cecchi e i video di Luca Scarzella. Firma la regia televisiva Arnalda Canali.

Nei pressi di Napoli, il poeta Prosdocimo, alla ricerca di un buon soggetto, s’imbatte in un gruppo di zingari, tra cui spicca la malinconica Zaida, invano consolata dall’amico Albazar (Nostra patria è il mondo intero). All’accampamento si avvicina Don Geronio, infelicemente sposato con Fiorilla, che passa tutto il tempo con diversi amanti: il marito chiede alle zingare di predirgli il futuro, ma persino le indovine deridono il pover’uomo, che si allontana indispettito (Vado in traccia d’una zingara).

Prosdocimo si avvicina agli zingari, chiedendo informazioni sulla loro provenienza, e Zaida allora confida al poeta la sua storia: un tempo favorita del principe turco Selim, viene ingiustamente calunniata dalle sue compagne di serraglio, gelose di lei, quindi condannata a morte e salvata solo con l’intervento di Albazar, che le salvò la vita e partì con lei e un gruppo di zingari.

Appuntamento assolutamente imperdibile.

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