Stasera in tv arriva “Il tempio della velocità”
L’autodromo di Monza
Nel gennaio del 1922, su progetto dell’architetto Alfredo Rosselli, con la consulenza dell’ingegnere Piero Puricelli e sotto l’egida dell’Automobile Club di Milano, vide la luce l’Autodromo di Monza. Costruito in soli 110 giorni, era l’autodromo più veloce al mondo con un circuito che, oltre al percorso stradale, prevedeva un anello con curve paraboliche che permettevano di testare la velocità di punta dei veicoli. “Il tempio della velocità”, in onda mercoledì 10 gennaio alle 22.10 su Rai Storia, rievoca la storia del circuito che si intreccia con quella del Paese e del mondo, attraversando eventi come due guerre mondiali, l’avvento del fascismo, la liberazione, lo sviluppo economico, le crisi petrolifere, il passaggio alle energie pulite. Ma anche passaggi storici come le modifiche dei tracciati, l’imporsi del tema della sicurezza, il progresso tecnologico, le guerre tra i marchi dei costruttori più importanti, l’ospitalità offerta a eventi automobilistici mondiali. La voce narrante di Francesco Pannofino fa da guida tra storie che si incrociano e le tante autorevoli testimonianze: Charles Leclerc, pilota della Scuderia Ferrari, gli ex Jean Alesi e Eddie Irvine, insieme a Giacomo Agostini, Michela Cerruti, Giancarlo Fisichella; il giornalista sportivo Pino Allievi e il fotografo Ercole Colombo. E ancora Mattia Binotto, già Team Principal Scuderia Ferrari; Flavio Briatore, F1 Ambassador; Luca Cordero di Montezemolo, ex DS e Presidente Ferrari; Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore Delegato F1; Piero Ferrari, Vice Presidente Ferrari; Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club Italia; Geronimo La Russa, Presidente Automobile Club Milano; Giuseppe Redaelli, Presidente Autodromo Nazionale Monza e Lorenzo Ardizio, Curatore del Museo Alfa Romeo.
Tra le curiosità, sfreccia nel documentario anche la mitica Maserati-Eldorado, che nel 1958 rivoluzionò il mondo della competizione automobilistica come prima vettura da corsa sponsorizzata da un’azienda esterna al mondo automobilistico. Una coproduzione Rai Documentari e Moviheart di Massimiliano La Pegna.
Appuntamento assolutamente imperdibile.