Stasera in tv arriva il ricordo di Alessandro Blasetti
“La lunga strada del ritorno”

Viene considerato, insieme a Mario Camerini, il massimo regista italiano del cinema di propaganda fascista, del quale fu anche, in qualche caso, apologeta: Sole (1929), il suo film d’esordio, è un’epica esaltazione delle bonifiche del regime e piacque molto a Benito Mussolini; Vecchia guardia (1935) è un’apologia della marcia su Roma.
Nei cinque decenni della sua attività, si è misurato con successo nei generi più diversi, dall’epopea storica alla commedia sentimentale, inventandone letteralmente di nuovi come il fantasy con La corona di ferro(1941), il film a episodi con Altri tempi – Zibaldone n. 1 (1952), il reportage-sexy con Europa di notte (1958), ed è stato tra i primi registi cinematografici a cimentarsi con il mezzo televisivo.
È stato un grande innovatore, ha sperimentato per primo in Italia il sonoro con Resurrectio (1930) e il colore con Caccia alla volpe nella campagna romana (1938),ha forzato i limiti di quanto fosse lecito mostrare su grande schermo, proponendo le prime nudità del cinema italiano in La corona di ferro (1941) e La cena delle beffe (1942), ha lanciato nuovi autori come Pietro Germi e la coppia Loren-Mastroianni.
Appuntamento da non perdere.