Stasera in tv arriva il ricordo del giudice Occorsio
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Stasera in tv arriva il ricordo del giudice Occorsio

“Le staffette della memoria”

Stasera in tv arriva il ricordo del giudice Occorsio

Un viaggio nelle scuole della penisola, un emozionante “passaggio di testimone” tra generazioni. Perché i ragazzi di oggi, i cittadini di domani, conoscano figure come Vittorio Occorsio e Aldo Moro, Pio La Torre e Giovanni Falcone, Francesca Morvillo ed Emanuela Loi. Un percorso negli anni di piombo e della lotta alla mafia, rivissuta con le toccanti testimonianze dei parenti delle vittime e la freschezza delle domande poste loro dai ragazzi del 2024. In occasione dell’anniversario dell’omicidio del giudice Vittorio Occorsio, Rai Cultura propone lo speciale “Le staffette della memoria” di Leonardo Campus con la regia di Giorgio Taschini in onda martedì 9 luglio alle 23 in prima visione e in replica mercoledì 10 luglio alle 11.15 su Rai Storia.

Nel 1973 Vittorio Occorsio è il pubblico ministero nel processo per i dirigenti del movimento Ordine Nuovo, invocando l’applicazione della Legge Scelba contro la ricostruzione del partito fascista. Fra gli esponenti sotto processo ci sono Clemente Graziani, Mario Tedeschi, Elio Massagrande, Leone Mazzeo.

Chiediamo al tribunale di dire al popolo italiano se Ordine Nuovo deve essere messo fuori legge e se gli imputati devono essere condannati. La sentenza dovrà essere come uno specchio, un punto di riferimento, anche perché questo è il primo processo del genere che si celebra in Italia per quanti sono preposti alla tutela dell’ordine repubblicano e della nostra democrazia.

La sentenza del processo, con le sue condanne, comporterà la latitanza per alcuni dirigenti del movimento, che fuggono all’estero, come Clemente Graziani. La vendetta verso il magistrato accomuna entrambe le maggiori sigle della destra eversiva, ossia Avanguardia Nazionale e Ordine Nuovo, che a fine 1975 tentano un’unificazione, in vista dell’eliminazione di Occorsio.

Nell’aprile del 1976 fu il primo magistrato a occuparsi della loggia massonica segreta denominata loggia P2 e a indagare sui rapporti tra terrorismo neofascista, massoneria e apparati deviati del SIFAR.

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